Lucca Comics and Games 2023 è alle porte, con la sua gargantuesca mole di strepitosi eventi più o meno speciali dedicati agli appassionati d’arte, fumetti, attività ludiche d’ogni genere. Date le dimensioni e la portata dell’evento (è praticamente la fiera “nerd” più grande e frequentata del mondo intero) ogni anno risultano inevitabili anche problemi logistici e polemiche d’ogni tipo, più o meno legittime: prezzi gonfiati, file e calca insostenibili, gestione delle prenotazioni degli eventi etc. La decisione, ieri, di spostare gli eventi musicali all’aperto, rendendoli gratuiti e con tutta una serie di agevolazioni, ha ad esempio fomentato il malcontento in alcuni, ad esempio i possessori dei costosi biglietti “Level Up”.
Arriva questa mattina una nuova polemica dal retrogusto politico, che serpeggiava da giorni ma trova ora un catalizzatore nella rinuncia, da parte del celebre fumettista romano Michele “Zerocalcare” Rech, di partecipare al Festival per via del patrocinio dell’ambasciata israeliana alla manifestazione.
Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema. (…). Per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire. (…) Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina. (…) Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi.
si legge nel suo comunicato rilasciato a mezzo social.
Senza troppi giri di parole:Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un…
Posted by Michele Rech on Saturday, October 28, 2023
Una dichiarazione di coerenza assolutamente pacifica e non polemica, ma dovuta. Di suo, la casa editrice Bao appoggia la scelta ma appare chiaramente contrariata dal lassismo dell’organizzazione del Festival riguardo a una comunicazione chiara sulla faccenda.
Spiace che, se qualche giorno fa l’organizzazione si fosse espressa pubblicamente per chiarire i dubbi e le perplessità che hanno portato parte dell’opinione pubblica addirittura a invocare il boicottaggio di Lucca, forse i toni della polemica sarebbero stati più gestibili, e non si sarebbe dovuti arrivare a tanto.
Poco fa Zerocalcare ha annunciato, dai suoi canali social, che non sarà a Lucca Comics & Games, la settimana…
Posted by Bao Publishing on Saturday, October 28, 2023
Questo perché il patrocinio dell’ambasciata è praticamente un pro forma dovuto al fatto che il manifesto dell’edizione 2023 è stato realizzato dai due artisti israeliani Asaf e Tomer Hanuka, che non hanno espresso posizioni politiche e hanno realizzato l’illustrazioni mesi prima della recente nuova acutizzazione del conflitto, che tuttavia persiste e non può essere liquidato a tenuta stagna, soprattutto in un momento in cui le associazioni politiche sulla manifestazioni stanno creando tutta una serie di scontenti, malumori e polemiche (vedasi quelle scatenatesi nei giorni scorsi da alcuni vecchi post sui social dell’Assessore alla cultura lucchese inneggianti a Benito Mussolini). Attualmente non sappiamo se altri fumettisti seguiranno l’esempio di Zerocalcare, ma è una mossa che farà discutere e creerà un precedente illustre che potrebbe scatenare una piccola (?) valanga.
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