In tanti, all’uscita di Metal Gear Solid Master Collection Vol. 1 (ora finalmente disponibile su PlayStation, Xbox e PC), come Konami avrebbe fatto a rendere al 100% uno degli scontri con i boss più bizzarri della storia videoludica: quello contro Psycho Mantis. Quello che segue è un piccolo spoiler “operativo” su uno degli easter egg più famosi dell’epoca della prima PlayStation: non sveleremo nulla della storia ma dovremo, per forza di cose, parlare delle peculiarità del personaggio che Solid Snake si ritrova davanti.

Psycho Mantis è dotato di poteri ESP, riesce a leggere nella mente di Snake e questo si riflette nei dialoghi presentati in game, che variano a seconda del giocatore stesso, arrivando a rompere la quarta parete nel momento in cui il villain fa riferimenti a cose esterne al gioco stesso, un po’ come Deadpool della Marvel, per intenderci. Quando prova a dare dimostrazione del suo potere, Mantis potrebbe fare un commento sulla vostra attitudine o meno a salvare spesso la partita, leggendo i dati di gioco, ma la cosa più singolare è che, all’epoca, il personaggio “leggeva” all’interno della Memory Card (le schede esterne di memoria utilizzate dalla prima PlayStation), rilevando eventuali salvataggi da altri giochi Konami, come Castlevania: Simphony of the Night e Suikoden. Conseguentemente, poteva fare battute ad hoc sui giochi in questione.

Per ovviare all’ovvia mancanza di dati su quei giochi all’interno delle memorie delle moderne console, non potendo ridoppiare le storiche battute con riferimenti magari a giochi moderni disponibili sulle macchine attuali, è stata aggiunta, all’interno delle opzioni di gioco, la possibilità di inserire in memoria dei finti dati di salvataggio relativi a giochi che facevano partire quei dialoghi.
Allo stesso modo, è possibile fare in modo che il sistema “veda” il controller 1come se fosse collegato alla porta 2, ovvero il “trucco” che si usava all’epoca per rendere più semplice lo scontro con il boss, che potendo leggere la mente di Snake, rilevava in anticipo le mosse dei giocatori, schivandole agevolmente. Il modo per fargli perdere il vantaggio era proprio collegare il pad della prima PlayStation alla porta 2, facendo disperare Mantis. Una soluzione creativa per ricreare un momento topico, passato alla storia dei videogiochi.

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