In Arabia Saudita, nel deserto del Nafud, archeologi hanno recentemente scoperto una serie di incisioni rupestri straordinarie che raffigurano cammelli a grandezza naturale. Queste incisioni mostrano una dozzina di cammelli selvatici, una specie che si è estinta migliaia di anni fa nella regione. Questa straordinaria opera d’arte rupestre è stata scoperta in un sito chiamato Sahout, situato vicino al confine meridionale del deserto del Nafud. La scoperta è stata documentata in uno studio pubblicato sulla rivista “Archaeological Research in Asia”.

Sahout era noto agli archeologi, ma le incisioni dei cammelli erano rimaste nascoste fino a questa scoperta. La posizione delle incisioni non era precisa, e l’ambiente desertico rendeva difficile l’esplorazione del sito. Inoltre, incisioni più recenti si sovrappongono a quelle dei cammelli, complicando ulteriormente la datazione e l’attribuzione culturale. Le incisioni sono state realizzate in fasi diverse e presentano stili stilisticamente diversi.

La datazione del sito suggerisce che Sahout è stato occupato tra il Pleistocene (da 2,6 milioni a 11.700 anni fa) e l’Olocene medio (da 7.000 a 5.000 anni fa). Questa ampia gamma di date riflette la complessità e la storia stratificata del sito.

Interessante è il fatto che la maggior parte delle incisioni raffigura cammelli maschi, alcuni dei quali mostrano la “dulla,” un organo usato dai maschi per attrarre le femmine durante la stagione degli amori. Questo dettaglio suggerisce che le incisioni potrebbero essere state create durante la stagione degli amori, compresa tra novembre e marzo, poiché gli animali sono rappresentati con la loro pelliccia invernale.

Nonostante questa scoperta straordinaria, rimangono molti misteri da risolvere riguardo a Sahout. Ad esempio, non è stata trovata alcuna fonte d’acqua nella zona, quindi non è chiaro cosa abbia attirato le persone in questo luogo. Potrebbe essere stato un importante punto di sosta per i viaggiatori o potrebbe avere avuto altri significati culturali sconosciuti. Gli archeologi continueranno le ricerche per svelare i segreti di questo affascinante sito rupestre.