Una recente ricerca dell’Università di Exeter ha rilevato che i bombi (Bombus Latreille, 1802) adottano un’insolita ma efficace strategia contro i calabroni asiatici (Vespa velutina Lepeletier, 1836). I bombi sono decisamente poco aggressivi; le regine e le operaie sono però in grado di pungere e il loro pungiglione, non avendo seghettatura a differenza delle api mellifere, permette loro di pungere anche ripetutamente.
Lo studio
Nello studio, colonie di bombi allevati a livello commerciale sono state collocate in 12 località della provincia di Pontevedra, in Spagna, con densità locali di calabroni asiatici variabili. Le colonie sono state pesate ogni due giorni (la variazione di peso è una misura della crescita delle colonie) e quelle nelle aree con densità di calabroni asiatici più elevate sono cresciute più lentamente. Quando vengono attaccati, i bombi si lasciano cadere a terra, trascinando con sé i calabroni. In questo modo il calabrone perde la presa, e il bombo alza il pungiglione e lotta finché il calabrone non si arrende. Gli scienziati dell’Università di Exeter hanno assistito a oltre 120 attacchi di questo tipo e sono rimasti sbalorditi nel constatare che i bombi hanno sempre respinto i calabroni. Tuttavia, nonostante la resistenza, le colonie di bombi mostrano comunque tassi di crescita ridotti in aree con alta presenza di calabroni asiatici, evidenziando la complessa dinamica tra le due specie. La diffusione crescente di questi calabroni solleva preoccupazioni per gli impollinatori, richiedendo strategie di controllo mirate. La ricerca offre uno sguardo approfondito sulla coesistenza e l’impatto ecologico di queste interazioni in continua evoluzione.