Per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione degli edifici entro il 2050, l’Italia deve impegnare annualmente tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro in investimenti immobiliari. Questa necessità emerge da uno studio condotto da Scenari Immobiliari in collaborazione con Edison Next, centrato sulla rigenerazione urbana e la transizione energetica.
Di questa cifra, una porzione significativa, da 2,7 a 4 miliardi di euro, dovrà essere destinata all’efficientamento energetico degli edifici, mentre da 1,8 a 2,5 miliardi di euro saranno necessari per promuovere lo sviluppo delle smart city. Questi investimenti rappresentano una parte cruciale del piano di decarbonizzazione nazionale, mirando a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio nel settore degli edifici e a promuovere una maggiore efficienza energetica.
Il potenziale impatto economico di tali interventi è considerevole. Il 60% degli edifici coinvolti sarà costituito da edifici esistenti, che comprendono circa 6,9 milioni di abitazioni nei principali capoluoghi italiani. Il restante 40% riguarderà aree di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana, che comprendono oltre 350 milioni di metri quadrati di superficie lorda. Questo significa che il processo di decarbonizzazione coinvolgerà sia le aree urbane consolidate che le aree in sviluppo, portando a miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica e sostenibilità.
Un elemento chiave per la realizzazione di questi investimenti sarà la possibile collaborazione con energy service company. Coinvolgere queste aziende nelle fasi iniziali dei progetti di rigenerazione urbana può portare a notevoli vantaggi. Si stima che tale collaborazione possa ridurre i costi compresi tra l’8% e il 15%, oltre a abbreviare i tempi di realizzazione dei progetti tra l’8% e il 12%. Questo può rappresentare un incentivo significativo per accelerare la trasformazione energetica degli edifici e delle aree urbane.