La Commissione europea sta affrontando una crescente preoccupazione legata al ritorno dei lupi in Europa, considerando la possibilità di concedere una deroga allo status di specie protetta per questi animali. Questa situazione ha generato preoccupazione tra agricoltori e cacciatori, che vedono il ritorno dei lupi come una minaccia per il bestiame e la sicurezza umana.

La Commissione europea ha annunciato l’inizio di una nuova fase di lavoro per affrontare le sfide legate al ritorno dei lupi nelle regioni dell’Unione europea. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha invitato le autorità locali e nazionali a intervenire laddove necessario. La Commissione sta cercando di coinvolgere le comunità locali, gli scienziati e tutte le parti interessate, chiedendo loro di fornire dati aggiornati sulla popolazione di lupi e il loro impatto sul territorio entro il 22 settembre.

L’obiettivo di questa raccolta dati è aiutare la Commissione europea a valutare se sia necessario modificare lo status di protezione del lupo all’interno dell’Unione europea e ad aggiornare il quadro giuridico, introducendo eventualmente maggiore flessibilità alla luce dell’evoluzione di questa specie.

Questa iniziativa segue la Risoluzione del Parlamento europeo sulla protezione dell’allevamento e dei grandi carnivori in Europa, approvata nel novembre 2022. Nonostante il riconoscimento del ruolo importante dei lupi negli ecosistemi europei, la Commissione sembra desiderosa di valutare la necessità di modificare il regime di protezione attuale, che ha finora garantito una protezione rigorosa dei lupi nei territori comunitari.

La deroga proposta potrebbe essere motivata anche dalla necessità di tutelare gli interessi socioeconomici, il che potrebbe influenzare significativamente la percezione del fenomeno e la raccolta dei dati richiesta dalla Commissione. Tuttavia, la questione dei lupi è complessa e suscita paure e preoccupazioni reali, tra danni concreti e percezioni irrazionali.