Continua la lotta di Meta contro le operazioni coordinate di disinformazione sui social. Questa volta Facebook ha annunciato di aver rimosso «migliaia di account», tra bot e fake, tutti riconducibili ad una massiccia campagna propagandistica di Pechino.

Meta ha condiviso i dettagli di un’operazione per smantellare una vasta rete di account falsi che hanno cercato di diffondere propaganda pro-Cina su Facebook e Instagram. L’azienda sostiene che gli account eliminati siano riconducibili alle forze dell’ordine cinesi e che la Cina sta agendo con strumenti e metodi molto simili anche su altre piattaforme, che però non sono di sua competenza.

Nel complesso, Meta ha eliminato 7.704 account Facebook, 954 pagine, 15 gruppi e 15 account Instagram. È senza dubbio una delle più vaste operazioni di smantellamento di reti propagandistiche «inautentiche» della storia di Meta.

Lo stesso Ben Nimmo, il N.1 dell’unità di intelligence di Meta incaricata di monitorare e sgominare minacce di questo tipo, ha ammesso che si è trattato dell’operzione «di influenza occulta più prolifica di cui si abbia mai avuto notizia».

Nimmo sostiene che lo stesso gruppo di account gestiti dalla Cina sia attivo anche su Twitter (oggi noto come X), Reddit, YouTube, TikTok e Pinterest.

Gli account falsi venivano utilizzati per promuovere commenti positivi sull’operato del PCC e sulla provincia di Xinjiang, oltre che critiche agli Stati Uniti, alla politica estera dei Paesi occidentali e, in generale, a chiunque – inclusi giornalisti e ricercatori – osasse criticare il governo cinese.