In Cina, numerosi proprietari di smartphone Xiaomi stanno protestando perché l’ultima versione di MIUI, la versione custom di Android 13 del produttore, ha iniziato improvvisamente ad impedire l’installazione di alcune specifiche applicazioni.

Sui social presenti in Cina, alcuni utenti hanno riportato di non essere riusciti ad installare diverse applicazioni, tra cui l’app di messaggistica Telegram e un’app che dovrebbe consentire di passare agilmente dalla rete 5G a quella 4G, per risparmiare batteria.

Un utente – riporta il sito SCMP – ha espresso il tumore che il suo telefono possa essere usato come dispositivo di sorveglianza e ha suggerito agli altri utenti di passare a una versione estera del firmware. Xiaomi attribuisce queste limitazioni alla sua funzione “anti-frode nelle telecomunicazioni“.

In risposta alle preoccupazioni, Xiaomi ha confermato che la funzione è attiva solo in Cina. “Non estraiamo dati personali e può potete disattivarla”, ha aggiunto il produttore.

La funzione “anti-frode nelle telecomunicazioni a livello di sistema” di Xiaomi è progettata per segnalare chiamate e messaggi di testo sospetti, bloccare l’installazione di app fraudolente e prevenire transazioni finanziarie rischiose, come ha spiegato Jin Fan, capo di MIUI di Xiaomi, durante un evento dell’azienda dello scorso dicembre.

In Cina, MIUI 13 è disponibile esclusivamente sui dispositivi top di gamma di Xiaomi, tra cui i Mi 11 e Mi 11 Pro. I dispositivi più vecchi riceveranno l’aggiornamento in tre diverse ondate, con l’ultima prevista per maggio.