Il governo italiano ha pianificato un trimestre anti-inflazione che entrerà in vigore il 1° ottobre con l’obiettivo di frenare la corsa dell’inflazione e stabilizzare i prezzi dei prodotti di largo consumo, incluso quelli per l’infanzia. Questa iniziativa è stata presa in risposta alla crescente inflazione che ha provocato un aumento dei prezzi dei generi alimentari, dell’igiene e di altri beni essenziali, mettendo a dura prova le famiglie che lottano per far fronte alle spese quotidiane.

Il protocollo di intesa è stato firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dai rappresentanti delle associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale. L’obiettivo è accelerare il rientro dell’inflazione ai livelli più sostenibili. Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’inflazione in Italia è scesa dal 7,6% al 6,4% nell’ultimo mese, un calo di 1,2 punti percentuali, superiore alla media dell’area OCSE.

Il piano prevede prezzi calmierati su una selezione di prodotti essenziali all’interno del carrello della spesa. Il ministero e le associazioni hanno concordato modalità flessibili per attuare questa iniziativa anti-inflazione, come l’applicazione di prezzi fissi, promozioni su specifici prodotti o iniziative legate a marchi a prezzo scontato. Tuttavia, alcune associazioni dell’industria di trasformazione non hanno sottoscritto l’accordo, sostenendo che bisogna coinvolgere tutti gli attori della filiera alimentare, considerando le diverse voci di costo che incidono sul valore finale dei prodotti.

Entro il 10 settembre, le modalità specifiche del trimestre anti-inflazione saranno definite con le associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Il trimestre si protrarrà fino al 31 dicembre e coprirà anche beni primari non alimentari. Il governo spera che questa misura possa contribuire a stabilizzare i prezzi e alleviare la pressione inflazionistica, offrendo alle famiglie un po’ di sollievo finanziario durante questo periodo critico.