Il Fondo Italiano per la Scienza (Fis) ha stanziato oltre 330 milioni di euro per la ricerca di base, destinati a ricercatori emergenti ed esperti in vari ambiti, come ingegneria e scienze della vita. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che stabilisce il budget complessivo e le modalità di assegnazione dei finanziamenti.

Il nuovo bando si propone di migliorare l’efficienza delle procedure, riducendo i tempi di valutazione e semplificando gli accessi ai finanziamenti. Saranno assegnati stanziamenti per le annualità 2022 e 2023 con un’unica procedura per valutare tutte le proposte finanziabili. Ogni progetto selezionato riceverà un finanziamento compreso tra 1,2 e 2,5 milioni di euro.

Il bando introdurrà anche una nuova linea di finanziamento chiamata “Consolidator Grant” rivolta a ricercatori con esperienza e un curriculum promettente, in aggiunta agli “Starting Grant” per i ricercatori emergenti e agli “Advanced Grant” per i ricercatori affermati. Del budget, il 50% sarà destinato agli Starting Grant, il 25% ai Consolidator Grant e l’altro 25% agli Advanced Grant.

Ogni progetto deve essere guidato da un responsabile (Principal Investigator) che coordinerà le attività di ricerca e presenterà una proposta progettuale da svolgere in università, istituzioni universitarie italiane statali o non statali, scuole superiori a ordinamento speciale, enti pubblici di ricerca o Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pubblici e privati.

Nel bando precedente, sono state selezionate 47 proposte scientifiche d’eccellenza tra quasi 2.000 presentate. Il Fondo per la Scienza, con uno stanziamento totale di 50 milioni di euro, mira a promuovere la ricerca fondamentale, seguendo il modello dell’Erc, un prestigioso programma europeo per la ricerca di base.

La valutazione delle proposte è stata svolta in tre fasi: valutazione del curriculum e dei risultati precedenti, valutazione dell’intero progetto e intervista. Il Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (Cnvr) ha gestito la prima e la terza fase, coinvolgendo circa 650 revisori esterni per la fase di valutazione completa della proposta progettuale.

Il successo della procedura Fis 2021 ha spinto il Ministero dell’Università e della Ricerca a garantire una maggiore partecipazione, consentendo anche ai Principal Investigator che non avevano superato la fase iniziale della procedura Fis 2021 di accedere alla nuova procedura che sarà lanciata nei prossimi giorni. L’obiettivo è sostenere la ricerca scientifica in Italia e promuovere l’eccellenza nel campo della scienza.