Con un annuncio interno, rivolto allo staff dell’azienda, Google ha rivelato che intende aggiornare il suo assistente vocale con la più recente tecnologia LLM. Cioè la tecnologia alla base di Bard, l’IA generativa nata in risposta a ChatGPT. L’azienda ha sottolineato il potenziale dell’IA generativa nel migliorare la vita delle persone e ha evidenziato l’opportunità di esplorare un Assistant potenziato dalla tecnologia LLM più avanzata.

Una parte del team ha già iniziato a lavorare su questa iniziativa, focalizzandosi inizialmente sulla versione mobile per telefoni Android di Google Assistant. Alcune fonti informate hanno raccontato che Google ha già un prototipo funzionante di una nuova funzione basata su IA generativa che, sostanzialmente, consentirebbe all’assistente di riassumere intere pagine web con un semplice tocco o utilizzando il comando vocale “Riassumi questo”.

Ma le novità non si fermano ad Android. Google si sta anche già interrogando su come portare il meglio delle IA generative sui suoi dispositivi Nest e Google Home. Google ritiene – a nostro avviso con ragione – che una simile rivoluzione potrebbe aiutarla a rubare importanti quote di mercato ad Amazon nel segmento degli Smart Display e degli altoparlanti intelligenti.

Nel frattempo, l’azienda ha anche annunciato che per supportare queste sue nuove ambizioni sarà necessario un importante lavoro di riorganizzazione interna. Tradotto: alcuni team verranno chiusi, altri verranno inglobati e altri ancora saranno potenziati. L’azienda si è detta molto ottimista sul futuro di Google Assistant, spiegando che potrebbe diventare l’assistente virtuale più richiesto e apprezzato dai consumatori. Siri e Alexa sono avvisate.