Nel marzo 2020 Facebook – che all’epoca non si chiamava ancora Meta – ha siglato un accordo per acquistare tutti i display di realtà aumentata prodotti dalla società britannica Plessey. All’epoca, scrive il webmagazine Engadget, l’accordo sembrava essere un modo astuto per superare Apple nella competizione per lo sviluppo di occhiali AR, dato che Plessey era uno dei pochi produttori di display AR al mondo.

Tuttavia, a distanza di tre anni, l’accordo si è rivelato un fallimento per Meta. Lo sviluppo della tecnologia di Plessey ha subito un brusco rallentamento, secondo persone direttamente coinvolte nell’operazione. Gli ingegneri, infatti, non sarebbero ancora riusciti a rendere i prototipi dei display AR sufficientemente luminosi per l’uso che intende farne Meta.

Meta avrebbe infine scelto di abbandonare la tecnologia microLED di Plessey a favore di una tecnologia display più datata, il cristallo liquido su silicio o LCoS.

Questo episodio evidenzia i cambiamenti di rotta che Meta sta affrontando nel tentativo di mantenere il vantaggio su Apple e altri rivali nel mercato ancora in via di sviluppo della realtà virtuale e aumentata. Con i visori Quest, Meta è stato uno dei primi produttori a puntare su questa frontiera, ma nel frattempo il mercato sta diventando sempre più affollato. Un mese fa Apple ha presentato il suo primo visore per la realtà mista, l’Apple Vision Pro.