Il satellite Aeolus, progettato per studiare i venti terrestri utilizzando impulsi laser, sta per concludere la sua missione e rientrare sulla Terra dopo quasi 5 anni di ricerche che hanno portato a significativi miglioramenti nelle previsioni meteorologiche globali. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha descritto il rientro di Aeolus come un’operazione “assistita, unica nel suo genere”. In un comunicato ufficiale, l’ESA ha annunciato che cercheranno di utilizzare il poco combustibile rimasto nel satellite per effettuare una caduta controllata, un’azione senza precedenti considerando che Aeolus era originariamente progettato per un rientro incontrollato.

Secondo gli esperti, questa iniziativa va oltre le norme di sicurezza della missione, che erano state stabilite negli anni ’90. Tuttavia, dopo aver scoperto che era possibile ridurre ulteriormente il rischio per gli esseri viventi e le infrastrutture, l’ESA ha deciso di intraprendere questa sfida. Se tutto va secondo i piani, Aeolus rispetterà gli standard di sicurezza attuali per le missioni spaziali progettate oggi.

Attualmente, Aeolus sta gradualmente scendendo dalla sua altitudine originale di 320 km a una velocità di circa 1 km al giorno, accelerando nel suo percorso. Non è possibile stabilire con precisione quando esattamente il satellite rientrerà nell’atmosfera terrestre, ma secondo le previsioni dell’ESA ciò potrebbe accadere tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Durante le fasi finali del rientro, Aeolus sarà guidato verso una posizione ottimale fino all’arrivo nell’oceano. Ulteriori manovre faranno scendere il satellite fino a un’altitudine di 80 km, dove inizierà a bruciare nell’atmosfera. Durante questa fase, il satellite si disintegrerà quasi completamente, ma potrebbero verificarsi alcune precipitazioni di detriti sulla Terra.