Nel dicembre 2022, l’ex dipendente di Twitter Ahmad Abouammo è stato riconosciuto colpevole di aver accettato tangenti dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman in cambio di informazioni sensibili sugli account di dissidenti che utilizzano il sito web. Ora, la sorella di Abdulrahman al-Sadhan, che è stato presumibilmente rapito e torturato per aver gestito un account Twitter critico nei confronti dell’Arabia Saudita, ha intentato una causa legale accusando il social network di aver violato la legge.
Secondo la sorella di Abdulrahman al-Sadhan, Twitter è responsabile di non essersi accorta che un suo dipendente stava collaborando con un regime autoritario, passando informazioni strumentali all’identificazione e all’incarcerazione di suo fratello.
Areej al-Sadhan ha presentato il reclamo a nome suo e di suo fratello in base alla legge statunitense Racketeer Influenced and Corrupt Organizations (RICO). Suo fratello, Abdulrahman, è stato condannato a 20 anni di prigione per sostegno al terrorismo. Nel suo reclamo, Areej accusa Twitter di aver fornito le “informazioni utili all’identificazione” di suo fratello al governo dell’Arabia Saudita, violando palesemente i suoi termini e le sue condizioni. Ha continuato dicendo: “Ciò mette a rischio ogni utente di Twitter. Di conseguenza, l’Arabia Saudita ha rapito, torturato, imprigionato e – attraverso un processo farsa – ha condannato mio fratello a 20 anni di prigione, semplicemente per aver criticato la repressione saudita sul suo account Twitter.”
Il governo saudita non ha mai concesso a Abdulrahman di comunicare con la sua famiglia. Per questo motivo, non esistono elementi per sapere se sia ancora vivo.
Secondo la causa legale, Abouammo e un altro ex dipendente di Twitter di nome Ali Alzabarah hanno avuto accesso alle informazioni confidenziali degli utenti di Twitter per 30.892 volte nel 2015. Avrebbero poi fornito all’Arabia Saudita informazioni utili all’identificazione di 6.000 account, tra cui nomi, date di nascita, identificatori dei dispositivi, numeri di telefono, indirizzi IP e cronologie degli indirizzi IP di sessione associati agli account utente.
L’episodio precede l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk.