Il nuovo taglio del cuneo fiscale, che entrerà in vigore a luglio, porterà a uno scalone tra coloro che hanno un reddito di poco inferiore ai 35mila euro e coloro che lo superano leggermente. Guadagnare 2.692 euro lordi al mese, che rappresenta il limite massimo entro cui vale il taglio del cuneo, sarà più conveniente rispetto a guadagnare 2.846 euro al mese.
Il taglio del cuneo fiscale del 6%, infatti, si applica solo a coloro che hanno un reddito inferiore ai 35mila euro. Al di sopra di questa soglia, lo sgravio contributivo scompare completamente. Basterebbe anche solo un euro di differenza al ribasso sullo stipendio mensile per guadagnare oltre 100 euro netti in più al mese.
Il rischio, come evidenzia Money.it, è che si crei una significativa disparità con uno scalone, in cui coloro che guadagnano di più si troveranno con uno stipendio più basso. Per comprendere meglio la situazione, facciamo alcuni calcoli. Prendiamo ad esempio uno stipendio di 2.692 euro lordi mensili (35mila euro annui): con lo sgravio del 6%, il lordo mensile aumenterà di 161 euro.
Tuttavia, chi guadagna 2.693 euro (quindi 35.009 euro annui) non otterrà alcun vantaggio in busta paga. Ciò significa che guadagnerà 160 euro lordi in meno rispetto a chi ha uno stipendio inferiore di soli un euro al mese. Inoltre, se l’importo aumenta, la differenza non viene facilmente pareggiata: chi guadagna 2.769 euro al mese (36mila euro annui) guadagna meno rispetto a chi ne guadagna 2.692, a cui vanno aggiunti, a partire da luglio, i 161 euro lordi del taglio del cuneo.
Quest’ultimo lavoratore dipendente, infatti, avrà un lordo mensile che salirà a 2.853 euro. In pratica, lo scalone viene eliminato solo se si ha una retribuzione annua leggermente superiore ai 37mila euro: in quel caso, si raggiungono i 2.853 euro guadagnati da chi ha un reddito di 35mila euro e usufruisce del taglio del cuneo fiscale del 6%.