A sette anni di distanza dall’arrivo di Street Fighter V, il re dei picchiaduro si prepara a tornare con nuovo capitolo che punta a rivoluzionare il genere con tutta una serie di novità pensate per insaporire l’offerta ludica e rendere l’esperienza decisamente più accessibile ai completi neofiti. Lontana da tutti quei limiti che resero Street Fighter V un titolo un po’ castrato, la nuova iterazione della serie si prepara ad offrire un’esperienza equilibrata e completa con una nuovissima modalità storia, un sistema di combattimento dall’enorme potenziale ed un roster impressionante.
Che Street Fighter 6 avesse tutte le caratteristiche per rappresentare un ritorno in grande stile lo avevamo già capito dai primi video di gameplay, ma ora che abbiamo avuto modo di avere un contatto ravvicinato con la nuova creatura di Capcom non possiamo che averne la certezza.
Abbiamo provato per ben 3 ore il nuovo Street Fighter 6 e ciò che abbiamo avuto modo di vedere supera di netto ogni più rosea aspettativa. Vi raccontiamo nel dettaglio com’è andata e perché questo nuovo capitolo ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori picchiaduro di sempre.
L’evoluzione di Street Fighter
La filosofia dietro Street Fighter 6 è chiara e ambiziosa: espandere l’utenza rendendo le meccaniche accessibili ai completi neofiti, ma allo stesso tempo tenendosi stretti gli appassionati di picchiaduro. Per riuscirci, Capcom non solo ha introdotto tutta una serie di nuovi elementi per rendere l’esperienza più accessibile per gli utenti casual, ma ha anche rifinito il sistema di combattimento che si mostra sì strutturato, ma anche facile da apprendere. Nel corso della nostra prova, abbiamo avuto modo di testare la modalità Versus della Fighting Ground per una bella manciata di ore, avendo a disposizione – finalmente – l’intero roster con tutti e 18 i personaggi disponibili al lancio.
Questo ci ha permesso non solo di avere una panoramica più approfondita della qualità del roster, ma anche di avere un assaggio delle potenzialità di questo sistema di combattimento che ci ha sorpreso più di quanto potessimo aspettarci. Innanzitutto, come sottolineato poc’anzi, il gioco mette a disposizione degli utenti due diverse tipologie di controlli: standard e moderni. Questi ultimi altro non sono che una versione semplificata dei comandi di combattimento pensata per venire incontro a chi non ha dimestichezza con Street Fighter o con i picchiaduro in generale. In sostanza a differenza di quanto accade con i comandi standard, con i controlli moderni le mosse speciali possono essere eseguite solo tramite la pressione di uno o due tasti.
Per chi è cresciuto a pane e Street Fighter, effettuare una Super Art senza ricorrere alla classica e sempre articolata combinazione di tasti e direzionali, può sembrare quasi un’eresia. Il nuovo schema di controlli è ovviamente pensato per permettere ad una nuova utenza di avvicinarsi alla serie e resta da capire se questo sistema potrà effettivamente essere sfruttato anche nei contesti competitivi. Il problema è che questo nuovo sistema va comunque a limitare la libertà di manovre eseguibili dal giocatore, dunque basterà poco per ritrovarsi ad essere svantaggiati se ci si scontra con giocatori più esperti e soprattutto più prevedibili negli attacchi.
La vera novità di Street Fighter 6 è rappresentata però dall’indicatore Drive, una barra a a sei tacche che si trova sotto l’indicatore dei punti vita e che è legata ad uno svariato numero di tecniche offensive e difensive riprese dai vecchi capitoli di Street Fighter.
La vera novità di Street Fighter 6 è rappresentata però dall’indicatore Drive, una barra a a sei tacche che si trova sotto l’indicatore dei punti vita e che è legata ad uno svariato numero di tecniche offensive e difensive riprese dai vecchi capitoli di Street Fighter. Abbiamo, ad esempio, il Drive Impact che si rifà al Focus Attack di Street Fighter 4: si tratta, in sostanza, di un poderoso attacco capace di assorbire fino a due colpi e di stordire l’avversario. Una tecnica spettacolare che tornerà sempre utile in combattimento.
Tra le nuove tecniche abbiamo anche il Drive Parry, che invece ci permette di parare qualsiasi attacco in arrivo a eccezione delle prese e se attivato in contemporanea con l’attacco avversario, permette di effettuare un Perfect Parry che sbilancia gli avversari. Tornano poi anche le mosse EX, chiamate ora Overdrive, che altro non sono che delle versioni potenziate delle mosse speciali di base che si attivano al costo di due tacche della barra Drive.
Ovviamente, queste sono solo una parte delle tecniche che avremo a disposizione: l’indicatore Drive ci permette di avere tutta una serie di mosse offensive e difensive che se ben padroneggiate ci permetteranno di avere un grosso vantaggio sugli avversari. Dato che tutte queste abilità condividono la stessa barra, capite bene che necessario dosare l’uso di queste tecniche, onde evitare di finire in uno stato di burnout. Questo stato di affaticamento viene attivato quando l’indicatore Drive si svuota completamente. In questo caso, il nostro lottatore sarà più lento nei movimenti e molto più vulnerabile agli attacchi nemici e sarà impossibilitato persino a difendersi dagli attacchi in assenza di parry e Impact.
Il bello del sistema Drive, però, è proprio questo: da un lato è abbastanza essenziale da rendere il gioco comprensibile a chiunque, dall’altro è così versatile da permettere a chi gioca di elaborare strategie molto diverse, decidendo autonomamente su quali meccaniche basare il proprio stile di lotta. Ovviamente, è ancora presto per valutare il bilanciamento del combat system e le sue potenzialità, ma possiamo con certezza affermare che il nuovo picchiaduro di Capcom si presenta già come un prodotto profondo e sfaccettato, capace di prendere tutto il buono dei precedenti capitoli, rielaborandolo in chiave moderna.
Ad averci lasciato senza parole, però, è stata senza dubbio la qualità del roster che si presenta estremamente variegato e ricchissimo. I personaggi iconici che fanno il loro ritorno in questa nuova iterazione della saga si presentano rinnovati nel design e nelle caratteristiche, seppur presentino un feeling inconfondibile. Per farvi un esempio, prediamo Ryu, Luke e Chun-Li: questi personaggi presentano attacchi, abilità e combinazioni tipiche del loro repertorio, ma anche qualche mossa inedita capace di donare maggiore personalità e spessore ai personaggi. Persino la new entry Kimberly va a pescare a piene mani dalla storia della saga, strizzando l’occhio alle movenze e alle abilità del Guy di Street Fighter IV così come tanti altri volti nuovi. A completare il tutto, poi, vi è la potenza del RE Engine, che si dimostra sempre molto bello da vedere e capace di donare un’impronta ancor più unica e vibrante ai personaggi.
Infine, nel caso foste stanchi dei soliti scontri, Capcom ha anche pensato di rendere più frizzante l’esperienza di gioco con la modalità Battaglia Extrema che offre scontri basati su regole specifiche che dovremo seguire per portare a casa il match (come ad esempio, riuscire ad atterrare 5 volte l’avversario), ma anche su feature divertenti come i Running Bulls. Prima di iniziare la partita bisognerà dunque selezionare i parametri e gli ostacoli da evitare che possono essere delle bombe, dei droni, dei tori e così via. Si tratta, in sostanza, di una modalità deale per imparare le meccaniche base e per rendere gli scontri con gli amici più frenetici e divertenti.
Uno sguardo alla modalità World Tour
Una delle novità principali di questo Street Fighter 6 è la modalità World Tour che ci permette di creare il nostro avatar da utilizzare in quella che è una vera e propria modalità storia. Dopo aver creato il nostro personaggio, attraverso un sistema di editor di creazione dettagliatissimo e ricco di opzioni, potremo iniziare la nostra avventura a Metro City sotto la guida attenta di Luke. Qui potremo conoscere vari NPC e altri combattenti del roster per apprendere le loro tecniche e avanzare di livello combattimento dopo combattimento. Ciò si traduce in una sorta di sistema di progressione da RPG, che richiede di completare missioni secondarie, di mangiare cibo per ottenere potenziamenti temporanei e di migliorare la propria relazione con i maestri per ottenere i loro attacchi speciali. A tutto questo si aggiunge poi la possibilità estremamente interessante di combinare gli stili appresi dai maestri per creare il proprio personale stile di combattimento per un ulteriore livello di personalizzazione.
Anche se di base parliamo di una modalità che si rivolge perlopiù ai neofiti, l’idea è che il World Tour sia comunque in grado di offrire ore e ore di divertimento e sperimentazione anche ai giocatori più esperti. Salendo di livello potremo ottenere punti abilità da spendere per incrementare il numero di mosse speciali e Super Art da usare, o per sbloccare altre abilità che torneranno utili nel corso del nostro viaggio.
C’è poi da considerare che nel corso dell’avventura, che sembra essere comunque abbastanza estesa, avremo anche modo di girovagare per diverse mappe, di scontrarci con dei veri e propri boss, di lanciarci in combattimenti 2 vs 2 e di sbloccare opzioni extra di personalizzazione poi traslabili nelle modalità online e tanto altro ancora. Ovviamente, non mancherà la possibilità di acquistare nuovi capi d’abbigliamento presso i negozi dedicati per migliorare il nostro stile e potenziare ulteriormente le statistiche del nostro personaggio.
Insomma, le possibilità offerte dalla modalità World Tour sembrano essere davvero notevoli e a questo punto sarà interessante capire anche quanto sarà strutturata sul piano narrativo e come verranno gestite le storyline dei maestri leggendari e dei personaggi secondari.
Street Fighter 6 sembra avere dunque tutte le carte in regola per essere uno dei migliori picchiaduro di sempre.
Street Fighter 6 sembra avere dunque tutte le carte in regola per essere uno dei migliori picchiaduro di sempre. Ambizioso, ricchissimo di contenuti ed estremamente curato in ogni minimo dettaglio, la nuova creatura di Capcom punta ad accontentare sia gli appassionati di lunga data che i nuovi arrivati con tutta una serie di novità pensate per rendere l’esperienza più accessibile, ma non per questo meno appagante. L’impressione è che Capcom abbia lavorato sodo per realizzare uno Street Fighter perfettamente completo ed equilibrato, dall’estetica esplosiva e in grado di dare a chi gioca tutti gli strumenti per esprimere il proprio stile di combattimento. Restano ovviamente da valutare ancora alcuni elementi come il bilanciamento del combat system e la solidità del netcode, ma possiamo già dirvi che quello che abbiamo visto sino ad ora ci ha letteralmente sbalordito. Tenetevi pronti perché Street Fighter sta per tornare e questa volta per davvero!
Street Fighter 6 sarà disponibile a partire dal 2 giugno su PS4, PS5, Xbox Series X/S e PC.