Le aziende che utilizzano strumenti di IA generativa, come ChatGPT, dovranno divulgare qualsiasi materiale protetto da copyright utilizzato per sviluppare i loro sistemi, secondo un primo accordo dell’UE che potrebbe aprire la strada alla prima legge completa al mondo che regola questa tecnologia. La Commissione europea ha iniziato a redigere l‘AI Act quasi due anni fa per regolamentare la tecnologia emergente dell’intelligenza artificiale, che ha conosciuto un boom di investimenti e di popolarità dopo il rilascio della chatbot ChatGPT di OpenAI. I membri del Parlamento europeo hanno concordato di far passare la bozza alla fase successiva, il cosiddetto trilogo (tipo di incontro adoperato nella procedura legislativa dell’Unione europea (UE) che vede coinvolti rappresentanti del Parlamento (PE), del Consiglio e della Commissione), durante il quale i legislatori dell’UE e gli Stati membri definiranno i dettagli finali della legge. Secondo le proposte, gli strumenti di IA saranno classificati in base al loro livello di rischio percepito: da minimo a limitato, alto e inaccettabile. Le aree di preoccupazione potrebbero includere la sorveglianza biometrica, la diffusione di disinformazione o il linguaggio discriminatorio. Inoltre, nello specifico, e aziende che utilizzano strumenti di IA generativa, come ChatGPT o il generatore di immagini Midjourney, dovranno inoltre divulgare qualsiasi materiale protetto da copyright utilizzato per sviluppare i loro sistemi.
Il requisito di trasparenza
Secondo una fonte di Reuters, questa disposizione è stata aggiunta tardivamente nelle ultime due settimane. Alcuni membri della commissione avevano inizialmente proposto di vietare del tutto l’uso di materiale protetto da copyright per l’addestramento di modelli generativi di intelligenza artificiale, ma la proposta è stata abbandonata a favore di un requisito di trasparenza. “Contro i desideri dei conservatori di una maggiore sorveglianza e le fantasie di sinistra di un’eccessiva regolamentazione, il Parlamento ha trovato un solido compromesso che regolamenta l’IA in modo proporzionato, protegge i diritti dei cittadini e promuove l’innovazione e l’economia“, ha dichiarato Svenja Hahn, deputato al Parlamento europeo. OpenAI, sostenuta da Microsoft, ha suscitato stupore e ansia in tutto il mondo quando ha presentato ChatGPT alla fine dello scorso anno. La chatbot è diventata l’applicazione consumer con la crescita più rapida della storia, raggiungendo 100 milioni di utenti attivi mensili in poche settimane. La corsa tra le aziende tecnologiche che ne è seguita – per portare sul mercato prodotti di IA generativa- ha preoccupato alcuni osservatori, con Elon Musk, proprietario di Twitter, che ha appoggiato una proposta per fermare lo sviluppo di tali sistemi per sei mesi. Poco dopo aver firmato la lettera, il Financial Times ha riferito che Musk stava progettando di lanciare una propria startup per competere con OpenAI.