Anche l’azienda che gestisce la metropolitana di New York non userà più Twitter per comunicare con i suoi clienti. Una portavoce ha spiegato che la scelta dipende almeno in parte dalle nuove politiche di Twitter. Il social ha chiuso la sua vecchia API gratuita e ora richiede alle aziende un’esborso estremamente oneroso per poter continuare ad integrare Twitter all’interno dei loro servizi.
I pendolari di New York non vedranno più avvisi di servizio e altri post informativi dalla Metropolitan Transportation Authority (MTA) su Twitter. L’agenzia gestisce diversi account che forniscono ai passeggeri utili aggiornamenti in tempo reale, come se una particolare linea o treno sia stata sospesa. Ma ora ha pubblicato un messaggio di addio, spiegando che Twitter “non è più affidabile per fornire gli aggiornamenti costanti che i passeggeri si aspettano”. Anche se non ha specificato il motivo per cui sta lasciando il social network, Bloomberg afferma che è perché l’azienda stava chiedendo alla MTA di sborsare $50.000 al mese per l’accesso alla sua API.
Twitter ha chiuso la sua vecchia API, completamente gratuita, all’inizio di quest’anno. Ha quindi lanciato l’accesso a pagamento alla nuova versione della sua API, con un livello da $100 al mese per gli hobbisti e un livello molto più alto per i clienti enterprise. L’azienda ha mantenuto vaghi i prezzi per le aziende, ma Wired aveva precedentemente riportato che l’accesso all’API poteva costare fino a 42.000 dollari al mese.
La notizia ha provocato la fuga di alcune importanti aziende, tra cui Microsoft che ha deciso di escludere Twitter dalla sua piattaforma per gli inserzionisti pubblicitari.
Shanifah Rieara, responsabile ad interim del servizio clienti della MTA, ha detto a Bloomberg che non pensano che pagare Twitter $50.000 al mese “sarebbe il miglior uso delle risorse”. Soprattutto perché la MTA ha altre vie “interne e fatte in casa” che le persone potrebbero utilizzare per controllare gli ultimi aggiornamenti. “Vogliamo comunicare con i nostri clienti attraverso tutte le piattaforme, ma abbiamo bisogno di una piattaforma affidabile e coerente e aggiornata”, ha aggiunto Rieara.