Netflix ha perso più di un milione di utenti in Spagna nei primi tre mesi del 2023. Una tragedia? Non esattamente, perché la stragrande maggioranza di questi utilizzava il servizio “a scrocco”, cioè usando la password di un amico o di un parente. A volta dividendo la spesa e altre volte non pagando nulla.
A dirlo è un rapporto del gruppo di ricerca Kantar. Gli analisti sostengono che si tratti di un effetto boomerang dovuto alle recenti nuove politiche di repressione della condivisione delle password. Gli analisti aggiungono comunque che una parte degli utenti persi pagava regolarmente l’abbonamento, inoltre gli effetti della fuga degli scrocconi rischiano comunque di essere gravi: anche se non pagavano, contribuivano al successo dei contenuti originali di Netflix attraverso il passaparola.
All’inizio di febbraio, la Spagna è diventata uno dei primi mercati di Netflix a introdurre una tariffa mensile per gli utenti che condividevano i loro dati di accesso con amici o parenti che vivono fuori dal loro nucleo domestico. Nello stesso periodo, il colosso dello streaming ha subito una perdita di oltre 1 milione di utenti. Secondo Kantar, 2/3 degli utenti in questione condividevano la password con altre persone.
“È chiaro che questo forte calo è dovuto alla repressione”, ha detto Dominic Sunnebo, direttore globale delle informazioni presso la divisione Worldpanel di Kantar, aggiungendo che la perdita di un milione di utenti, anche se la maggior parte non erano abbonati paganti, sarebbe stata un duro colpo per Netflix in termini di passaparola per i suoi spettacoli e servizi. Le cancellazioni degli abbonamenti nel primo trimestre sono triplicate rispetto al periodo precedente, secondo la ricerca di Kantar.
Ma il crollo potrebbe essere solo temporaneo. Il caso del Canada fa ben sperare: «lì gli abbonati stanno aumentando e ora il mercato cresce a ritmi più alti degli USA», dice Netflix.
Ad ogni modo, Netflix è convinta della bontà della sua strategia. In una recente lettera inviata agli azionisti, l’azienda ha spiegato di aver assistito ad un calo immediato degli abbonati in ogni mercato in cui ha introdotto o testato politiche di repressione della condivisione della password, ma che sul lungo periodo questa scelta ha portato ad un importante aumento netto degli abbonamenti. “In Canada, che riteniamo essere un affidabile indicatore di ciò che succederà anche negli USA, la nostra base di utenti paganti è più grande di quanto non fosse prima dell’introduzione del Paid Sharing”, sottolinea il colosso dello streaming. E non solo: “In Canada la crescita dei ricavi ha anche subito un’accelerazione e ora sta crescendo a ritmi più elevati degli Stati Uniti”.
Update 28/04, 13:21 – abbiamo aggiornato la notizia includendo il resoconto di una lettera agli azionisti di Netflix che affronta questo tema.