La PrEP, la Profilassi pre-Esposizione che previene l’Hiv, è stata finalmente inserita nella lista dei farmaci di fascia A rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Una vittoria importante nella lotta all’Hiv, che rende la PrEP fruibile da tutte le persone. Tuttavia, rimangono a carico dei pazienti le analisi per la profilassi e lo screening, una situazione che rende ancora difficile l’accesso al percorso completo per garantire una prevenzione efficace e consapevolezza.
La PrEP è stata approvata dalla FDA nel 2012 e dall’EMA nel 2016 ed è composta da tenofovir disoproxil fumarato ed emtricitabina. Il farmaco offre una protezione dall’infezione che sfiora il 100%, se assunto correttamente, ed è destinato a persone che risultano non aver contratto l’HIV, indipendentemente dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale.
Fino ad oggi, le spese per la PrEP erano tutte a carico dei cittadini, inclusi i costi per gli accertamenti diagnostici richiesti. Questo ha costituito una barriera insormontabile per le persone più giovani e per quei gruppi di popolazione più esposti al virus, socialmente ed economicamente vulnerabili.
La rimborsabilità della PrEP è un importante passo in avanti nella prevenzione dell’Hiv. Tuttavia, le analisi per la profilassi e lo screening restano a pagamento e sono spesso un ostacolo per l’accesso al percorso completo di prevenzione. Auspichiamo che in futuro ci sia una completa presa in carico del percorso per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza. In molti paesi europei, come Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Belgio, Danimarca e Regno Unito, la PrEP è già rimborsabile, dimostrando l’importanza di favorire al massimo l’accesso alla profilassi.