La primavera di quest’anno ha portato con sé un’ondata di maltempo senza precedenti in Italia. Secondo l’analisi della Coldiretti, basata sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), quasi due eventi estremi si sono verificati quotidianamente, tra violenti temporali, grandinate, trombe d’aria, tempeste di vento, gelate e valanghe. Questa anomalia climatica ha causato danni ingenti nelle città e nelle campagne, con allagamenti, frane e perdite dei raccolti per milioni di euro.
Le colture agricole sono state particolarmente colpite. La grandine ha distrutto coltivazioni di grano, mais, colza, bietole, frutta e ortaggi, mentre le gelate notturne hanno bruciato fino al 70% delle gemme e dei piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche, ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione. Questi eventi hanno causato perdite economiche ingenti per le aziende agricole.
Tuttavia, nonostante le violente perturbazioni di primavera, la situazione di siccità persistente rimane critica per circa trecentomila aziende agricole, soprattutto nella pianura padana. Queste aziende soffrono per la mancanza di acqua necessaria alle coltivazioni per crescere. I grandi laghi del Nord, come il Garda, il Como, il lago d’Iseo e il Maggiore, hanno subito una riduzione del livello idrometrico, rendendo difficile la sopravvivenza dei pesci e delle specie acquatiche.
La situazione climatica attuale è il risultato dei cambiamenti climatici in atto, che stanno portando alla tropicalizzazione del clima. Questa tendenza si verifica con una maggiore frequenza di manifestazioni violente, precipitazioni brevi ed intense, sfasamenti stagionali e sbalzi termici significativi, che compromettono le coltivazioni nei campi e causano perdite della produzione agricola nazionale.
L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici. Nel 2022, i danni provocati dalla siccità e dal maltempo hanno superato i 6 miliardi di euro. È urgente prendere misure adeguate per proteggere le aziende agricole e il nostro ambiente, attraverso politiche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, come la promozione di pratiche agricole sostenibili e l’implementazione di tecnologie innovative per la gestione dell’acqua e dei suoli.