A partire dal 31 maggio, Google implementerà una nuova regola per le app che forniscono prestiti personali. Le nuove linee guida dovrebbero proteggere gli utenti di alcuni specifici Paesi da potenziali minacce e abusi. Il colosso tecnologico vieterà alle applicazioni che offrono servizi di prestito di accedere alla lista dei contatti degli utenti. Non saranno più in grado di accedere alle foto e ai video delle persone, che siano salvati sul telefono stesso o su un archivio esterno.
Questo è solo uno dei cambiamenti che Google ha implementato nell’ultimo anno, a seguito di numerosi episodi di molestie avvenuti in alcuni mercati, come l’India, il Pakistan, il Kenya e le Filippine. È comune per le app di prestito richiedere l’accesso alla rubrica e ai media degli utenti prima di concedere denaro. Il fatto che le persone possano installare facilmente queste app sui propri telefoni le rende una soluzione apparentemente conveniente. Tuttavia, poiché di solito applicano tassi di interesse esorbitanti, gli utenti molto spesso finiscono per avere difficoltà a rispettare la scadenza dei pagamenti. È in questo momento che, per molti di loro, inizia l’incubo.
I call center che lavorano per queste applicazioni in alcuni casi possono arrivare ad inondare di messaggi pieni di insulti tutti i contatti dell’utente, nel tentativo di umiliarlo e convincerlo a pagare il prima possibile. In alcuni casi sono stati riportati casi di minacce rivolte ai parenti dell’utente. TechCrunch scrive che in alcuni casi queste grave vessazioni hanno portato al suicidio della vittima. Nel tentativo di limitare il fenomeno, Google ha implementato una serie di nuove regole per l’India, l’Indonesia, le Filippine, la Nigeria, il Kenya e il Pakistan.