Dagli autori di Danganrompa arriva un nuovo, inquietante e intrigante gioco di investigazione in stile anime, Master Detective Archives: Rain Code, di cui Nintendo ci offre oggi un nuovo assaggio col secondo trailer dedicato ai personaggi dell’avventura, che sarà disponibile per Nintendo Switch a partire dal 30 giugno. Di presentiamo, di seguito, anche il precedente trailer dei personaggi e quello generale del gioco. La storia del gioco è opera di Kazutaka Kodaka, mentre il (riconoscibilissimo e distintivo) design di Rui Komatsuzaki; le musiche, invece, di Masafumi Takada.
In una città afflitta da una pioggia perenne e sotto il totale controllo delle multinazionali i Master Detective di tutto il mondo, tutti dotati di poteri unici, mettono alla prova il proprio intuito affrontando montagne di casi irrisolti. Con Shinigami al suo fianco, il giovane Yuma si unisce a loro, in qualità di apprendista dell’Organizzazione Mondiale dei Detective, un gruppo specializzato nel risolvere casi impossibili.
Ogni Master Detective possiede un’abilità soprannaturale nota come “Forte Forense”. Grazie a queste abilità, sono in grado di acquisire informazioni e indizi che una persona comune non riuscirebbe a trovare. Ad esempio il giocatore potrà assumere sembianze e voce di un’altra persona con il Camuffamento, rilevare battiti cardiaci e sussurri con il Talento Uditivo, osservare le scene del crimine passate con la Retroconoscenza.
Ma l’indagine non sarà semplice: l’Amaterasu Corporation è la mega-società che controlla Kanai Ward. Per loro, l’Organizzazione Mondiale dei Detective è un nemico. Essendo strettamente legati ai casi irrisolti, usano la loro vasta influenza per inventare i fatti o nasconderli quando sono sconvenienti, e per creare ostacoli per impedire che la verità venga rivelata. A un certo punto delle indagini, apparirà un regno chiamato Labirinto dei Misteri. Addentrandosi al suo interno si potrà provare a farsi strada verso la verità, ma i Fantasmi del Mistero proveranno a ostacolare la ricerca della verità: bisognerà trovarne i punti deboli per arrivare fino in fondo all’intrigo.
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