Sembra strano ma qui su LegaNerd dovrebbe esserci il futuro dell’Italia (mi tocco, ma non fateci caso ;-)): giovani, studenti, curiosi di tecnologia e innovazione in tutti i campi, ricercatori, insomma, la cosiddetta “parte sana della nazione”.

E allora prendo spunto da questa citazione ripresa in un post del blog di [url=http://blog.quintarelli.it/blog/2011/02/non-è-un-paese-per-giovani-3.html]Quintarelli[/url]:
[quote]Secondo una studio della Population Action International, una società di ricerca statunitense, l’80% dei conflitti mondiali verificatesi tra il 1970 ed il 2000 sono avvenuti in nazioni dove il 60% della popolazione era sotto i 30 anni.[/quote]

L’invecchiamento medio della popolazione è a quanto pare un freno alle rivoluzioni, agli scossoni radicali, ma non è detto che ciò sia necessariamente un male, cioè che non ci siano modi meno traumatici di cambiare le cose.

Poi però ci si mette anche la [url=http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2011/forex-26022011/Draghi_260211.pdf]Banca d’Italia[/url] con l’ultimo intervendo del Governatore Mario Draghi:
[quote][…][b]I salari di ingresso dei giovani sul mercato del lavoro, in termini reali, sono fermi da oltre un decennio su livelli al di sotto di quelli degli anni Ottanta.[/b] La recessione ha reso più difficile la situazione. [b]Il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 30 per cento.[/b] Si accentua la dipendenza, già elevata nel confronto internazionale, dalla ricchezza e dal reddito dei genitori, un fattore di forte iniquità sociale. Vi contribuisce fortemente la segmentazione del mercato del lavoro italiano, dove vige il minimo di mobilità a un estremo, il massimo di precarietà all’altro. È uno spreco di risorse che avvilisce i giovani e intacca gravemente l’efficienza del sistema produttivo.

La propensione all’innovazione e la proiezione internazionale delle nostre imprese sono insufficienti a sospingere la crescita, in ultima analisi perché troppe imprese, anche di successo, rimangono piccole. I comportamenti degli imprenditori risentono anche di incentivi impropri a non crescere: un sistema fiscale con meno evasione e aliquote più basse favorirebbe la decisione di aumentare la dimensione dell’impresa.[…]
[/quote]

Se avete tempo leggetelo tutto, è molto interessante.

Insomma, ragazzi, tocca rimboccarsi le maniche e farsi sentire, mica per altro, ma per il proprio futuro.

A parte ovvie considerazioni tipo emigrare in massa e cose del genere, che ne pensate?