Gli hacker nordcoreani hanno perpetrato furti di criptovalute a livello internazionale di valore senza precedenti durante il 2022. Queste informazioni provengono da un’analisi riservata condotta dal gruppo che monitora le sanzioni delle Nazioni Unite, che è stato ottenuto ieri dalla stampa statunitense e basato su stime della Corea del Sud.
Durante il 2022, gli hacker della Corea del Nord avrebbero rubato beni virtuali per un ammontare che si stima essere almeno 630 milioni di dollari, ma che potrebbe essere superiore ad un miliardo di dollari. Secondo un rapporto, la maggior parte di questi furti sono stati compiuti da gruppi sotto il controllo dell’Ufficio generale di ricognizione, la principale agenzia d’intelligence del paese. Tra i gruppi di hacker responsabili si menzionano Kimsuky, Lazarus Group e Andariel. Il rapporto afferma che:
questi attori continuano a bersagliare illecitamente le loro vittime per generare introiti e per ottenere informazioni di valore per la Repubblica Popolare Democratica di Corea, inclusi i suoi programmi di armamenti.
Il ministro degli Esteri della Corea del Sud, Park Jin, ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a New York il 2 febbraio per discutere la minaccia rappresentata dal programma nucleare della Corea del Nord. Guterres ha espresso preoccupazione che un eventuale test nucleare da parte di Pyongyang sarebbe un duro colpo per la pace a livello regionale e globale. Park ha dichiarato che Guterres ha espresso il pieno supporto delle Nazioni Unite per gli sforzi della Corea del Sud per raggiungere una pace duratura nella penisola coreana.