Enigma Labs ha lanciato un’app solo su invito che permetterà agli utenti di segnalare fenomeni aerei non identificati (UAP) tramite il loro telefono o un portale web. La promessa è che l’app renderà più facile per le persone segnalare avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo, aiuterà a separare le ovvie bufale e organizzerà le informazioni per le persone che studiano l’argomento.
La scelta di rendere l’accesso all’applicazione solo su invito non è nuova e sta diventando sempre più popolare (si pensi all’emblematico caso di Clubhouse, ma anche di Truth, il social di Trump). La strategia risponde alla duplice esigenza di contenere la community al minimo durante le fasi di lancio, quando la piattaforma è ancora acerba e potrebbe non avere le risorse per gestire le interazioni di milioni di utenti, ma anche di creare, facilmente, hype attorno al progetto, grazie all’effetto catena di Sant’Antonio e all’aura di esclusività data dalla selezione all’ingresso.
Secondo un comunicato stampa che annuncia il lancio dell’app, i metodi tradizionali di gestione dei dati sono altamente frammentati e non standardizzati, rendendo difficile valutare la credibilità degli avvistamenti su larga scala. «I sistemi di AI e deep learning di Enigma Labs unificano e standardizzano i dati attraverso un approccio razionale e scientifico in una piattaforma centralizzata e indipendente», si legge nel comunicato.
L’applicazione di Enigma Labs arriva in un momento in cui l’interesse pubblico per gli UFO è a livelli mai visti negli ultimi decenni. Recenti avvistamenti di testimoni attendibili nella Marina militare degli Stati Uniti hanno contribuito a rendere di nuovo popolare l’argomento. Lo scorso anno, il Pentagono ha aperto l’All-Domain Anomaly Resolution Office per studiare il fenomeno degli oggetti volanti non identificati.
Politico, la nota rivista dedicata alla cronaca politica negli USA (ma ha anche un’edizione dedicat all’Europa), ha recentemente riferito che il Pentagono sta collaborando con Enigma Labs. Il COO di Enigma Labs, Mark Douglas, ha dichiarato di non aver mai personalmente visto un UFO. «Passo un sacco di tempo su Twitter e YouTube a vedere video su queste cose”, ha detto. «È molto difficile determinare quali avvistamenti siano reali e quali siano dei falsi, e cosa si nasconda dietro agli episodi più verosimili. Stiamo costruendo questa piattaforma proprio per risolvere questi interrogativi».