Come è noto, Apple sta lavorando ad un visore per la realtà mista, che probabilmente si chiamerà Reality Pro ed avrà un prezzo di circa 3.000 dollari. Uscirà entro la fine del 2023 e probabilmente lo vedremo per la prima volta durante l’Apple WWDC di quest’anno.
Il visore VR/AR di Apple è una scommessa ad altissimo rischio
Questo dispositivo rappresenta probabilmente il più ambizioso progetto di Apple dai tempi dell’Apple Watch. Il colosso di Cupertino dovrà infatti aprire le porte di un mercato completamente inedito, lanciandosi di una categoria di prodotti ancora inesplorata. Quantomeno da Apple, anche se si potrebbe aprire un più lungo capitolo sui risultati ottenuti dagli altri competitor già impegnati nel settore della realtà virtuale e aumentata.
Meta ha bruciato miliardi di dollari nei suoi sforzi ed attualmente vende quelli che sono senza dubbio i visori VR più popolari in assoluto. Ciononostante, stiamo comunque parlando di dei prodotti di nicchia che non sono riusciti a fare breccia nel cuore del grande pubblico e faticano in realtà a persuadere anche la maggioranza dei consumatori che dovrebbero essere più sensibili a questa tipologia di prodotto, come i gamer e i geek. Ciononostante, in molti prevedono che il mercato della realtà virtuale varrà oltre 100 miliardi di dollari entro la fine del 2030.
Apple non può pertanto limitarsi a fare un ‘compitino’. Il rischio è di bruciare miliardi di dollari per replicare i modesti risultati degli altri. In altre parole, questo è un gioco ad alto rischio per Apple, che si espande in una nuova categoria di prodotti per la prima volta dal lancio dello smartwatch nel 2015. Per avere successo ha bisogno di sorprendere i consumatori, trasformando il suo visore in un oggetto di culto.
Il compitino non basta, il Reality Pro di Apple dovrà stupire tutti
Il gruppo di sviluppo che sta seguendo vanta già oltre 1.000 persone. Il primo visore per la realtà mista di Apple è il frutto di sette anni di lavoro e diverse centinaia di milioni di dollari in ricerca e sviluppo.
L’obiettivo di Apple è quello di introdurre qualcosa di estremamente innovativo. Le capacità di tracciamento degli occhi e delle mani saranno un punto di forza importante per il dispositivo, secondo fonti a conoscenza del prodotto. Le sue caratteristiche principali includeranno videoconferenze avanzate basate su FaceTime, oltre che la possibilità di creare delle sale riunioni virtuali. Il visore sarà in grado di mostrare contenuti video immersivi, funzionare come schermo esterno per i Mac e replicare molte funzioni degli iPhone e degli iPad.
Il visore di Apple potrà diventare uno schermo esterno per Mac e replicare molte delle funzioni degli iPhone
Funzionerà in questo modo: il visore avrà diverse videocamere esterne che potranno tracciare le mani dell’utente, nonché sensori all’interno del visore per tracciare lo sguardo dell’utente. Ciò consentirà all’utente di controllare il dispositivo guardando un elemento sullo schermo, come l’icona di app, per selezionarla. Gli utenti dovranno quindi unire il pollice e l’indice per dare al visore l’istruzione di selezionare l’icona che si sta visualizzando. In altre parole, non sarà necessario usare altre periferiche, come un controller. Di per sè, questo è effettivamente un passo in avanti rispetto ai visori Meta Quest. Ma sarà sufficiente?
Apple ne produrrà 700mila nel primo anno. Una prova generale, in vista di una rivoluzione più grande?
Sappiamo che il primo visore sarà una prova generale: costerà davvero molto e Apple si rivolgerà soprattutto agli sviluppatori e alle aziende. Per questo motivo, l’azienda prevede di rimanere ampiamente sotto al milione di unità prodotte durante il primo anno di vita del visore. Numeri davvero marginali per un impero che vende oltre 100 milioni di smartphone ogni anno.