I veterinari californiani hanno scoperto un legame tra personalità felina e il colore dei gatti. La tonalità potrebbe determinare un atteggiamento più aggressivo o problematico. Ad attestare questa tesi sono ben 1.274 sondaggi. Ancora però nessun valido perché comprova il rapporto tra colore del pelo e il loro comportamento. Sarebbe utile un campione più grande per avere una risposta certa. 

Nel caso di aggressività dei gatti di fronte a estranei non c’è colore che tenga. Questo accade indipendentemente dalla tonalità della pelliccia. Il gatto, per natura, tende sempre a difendere il suo territorio con le unghie e con i denti. I felini color zenzero, bianchi e neri o tigrati sono più aggressivi di quelli grigi, tutti neri o bianchi: molto più sereni e calmi.

La spiegazione sicuramente dipende dai loro geni, ecco quindi come hanno ereditato la loro pelliccia. Il colore dipende dai geni dei genitori, come lo è per l’uomo. Nei gatti i geni che determinano il colore del pelo sono racchiusi nel cromosoma X. Questo contiene solo un’informazione di colore, quest’ultimo quindi non sarà mai un incrocio vero e proprio dei genitori. Il felino sarà monocromatico o bicolore, a seconda delle sue cellule ematiche omozigote o miste. Un gatto calico maschio, infatti, è molto raro. Se nasce un tartarugato a tre colori vuol dire una divisione sbagliata delle cellule germinali.