A partire dal primo gennaio 2024, Milano diventerà una città “Zona 30”. Non sarà più possibile circolare a una velocità superiore a 30 chilometri orari, sia nel centro che in periferia. Nelle strade cosiddette ad alto scorrimento potranno comunque essere previsti limiti a 50Km/h.
Il Consiglio comunale di Milano ha già approvato un ordine del giorno che impegna il Comune ad intervenire in tal senso. L’ordine è stato firmato dal consigliere della Lista Sala Marco Mazzei, che rivendica con orgoglio la proposta.
«Il limite di 30 km/h – spiega Mazzei – protegge prima di tutto la vita e la salute delle persone e migliora la qualità dell’aria e il benessere della città. Inoltre, permette scelte molto più radicali sulla gestione dello spazio pubblico e sull’idea stessa di strada».
Mazzei sostiene che il limite dei 30Km/h riduca drasticamente la possibilità che un impatto dei veicoli con un pedone o un ciclista si traduca in un episodio fatale. «Un impatto a 50Km/h è quasi sempre mortale per chi lo subisce, a 30Km/h no».
Ma la proposta di Mazzei non soddisfa proprio tutto il fronte oltranzista schierato contro l’auto di proprietà. Enrico Fedrighini, collega anche lui eletto nella Lista Sala, sostiene che il vero obiettivo debba essere la riduzione radicale del traffico urbano. «A Milano centro», argomenta, «la velocità media è già di 15Km/h e non 30, eppure i pedoni e ciclisti vengono arrotati in misura crescente».
Sul fronte opposto l’opposizione, che attacca il Comune Sala accusandolo di penalizzare i lavoratori e i pendolari, rendendo l’auto un lusso per pochi. «Si vuole bloccare la città per scelte ideologiche», tuona il centrodestra. A partire dal 2023 il Comune organizzerà una campagna pubblicitaria per spiegare il cambiamento ai residenti.