Secondo le stime, entro il 2023 i prezzi di gas e petrolio potrebbero aumentare ancora, nonostante le buone notizie che sono arrivate alla fine del 2022. Questo non è un segno positivo, poiché un aumento dei prezzi potrebbe incidere significativamente sui mercati globali. Ciò è dovuto alla crescente domanda di petrolio, e all’aumento dei prezzi delle materie prime come conseguenza di cambiamenti climatici e geopolitici. La situazione è ancora più grave in alcune aree del mondo, dove la mancanza di tecnologia e risorse adeguate stanno contribuendo ad aumentare i prezzi del petrolio. Tutto ciò, insieme all’alta volatilità dei prezzi del petrolio, dimostra che il 2023 potrebbe non essere un anno favorevole per l’industria petrolifera.

Il 2022 è stato uno degli anni più complicati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi dal punto di vista economico. Famiglie e imprese, sia in Italia che in Europa, hanno dovuto fronteggiare un aumento del costo dell’energia dovuto all’innalzamento dei prezzi delle materie prime come gas e petrolio. Questa situazione si è ulteriormente aggravata a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin nel febbraio dello stesso anno, seguita dall’applicazione di sanzioni da parte dell’Occidente verso Mosca. Prima di questi eventi, la Russia rappresentava uno dei maggiori fornitori di gas e petrolio per i Paesi Europei. Le restrizioni sulle forniture hanno determinato una scarsità di tali prodotti e prezzi più elevati.