Il gioco ha come obiettivo il divertimento. Si tratta di un terreno di prova durante la crescita perché si avvale della sperimentazione di tale attività in un ambito protetto e divertente. I benefici a livello psicologico sono tanti supportando creatività, linguaggio, crescita cognitiva e consolidamento di abilità. Il gioco non conosce età, cambiano le preferenze con l’avanzare degli anni, ma l’attività ludica resta. Il gioco, secondo gli esperti, ha un potere di cura e protezione. Permette un valido equilibrio psicofisico e riduce lo stress. Ecco i vantaggi che procura:

  • aumenta le abilità di problem solving
  • migliora le abilità sociali 
  • potenzia l’empatia
  • permette di elaborare stress, ansia, paure
  • stimola l’identificazione
  • favorisce il linguaggio
  • incentiva l’evoluzione di un pensiero superiore
  • promuove i processi di rappresentazione simbolica
  • rende più coraggiosi, creativi, assertivi
  • permette di affrontare le emozioni e i pensieri negativi

L’essenziale è che il gioco aiuta a gestire le emozioni complesse. All’interno della famiglia il gioco è molto importante perché rafforza il legame tra genitori e figli e tra fratelli e sorelle. Il giocare aiuta a rinsaldare i legami, a creare ricordi piacevoli e nuove amicizie. 

Poi ci sono i giochi di gruppo che migliorano le capacità di lavorare in team. Le capacità a livello cognitivo e sociale nel gioco possono aiutare anche nello studio e lavoro quotidiano. Il gioco supporta nel curare le ferite interiori più dolorose. Gestisce l’elaborazione di stress, ansia, rabbia, tristezza, dolore della separazione, emozioni e pensieri negativi. Con il gioco si possono dare nomi alle emozioni, ai pensieri, ma soprattutto possiamo capirli ed elaborarli.