Arrivato l’atteso terzo pacchetto di emendamenti del governo alla manovra economica.
Le previsioni più accreditate a livello economico probabilmente imporranno ulteriori utilizzi di spazio fiscale. Quello che ha fatto il governo è aver usato nel primo trimestre 2023 uno scostamento dell’1,1% esattamente per le misure per l’energia.
Giancarlo Giorgetti, l ministro dell’Economia
Inoltre, passa da 20 a 25mila il tetto del reddito per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale. Confermato l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli con 75 anni. Vale solo per il 2023. La rivalutazione automatica delle pensioni cambia: dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo. Per le pensioni più alte: dal 55% al 53% per quelle tra 5 a 6 volte il minimo. Da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo. Da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo.
Opzione Donna al momento prevede per il 2023 l’anticipo pensionistico con 60 anni di età. Può essere ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni. Questo vale per le seguenti categorie: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da aziende con crisi. Sul reddito di cittadinanza le mensilità sono state ridotte da 8 a 7.
Confermata la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%. Aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Quello per datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo determinato i beneficiari del reddito di cittadinanza.
Ultima novità, lo stop alla norma sul Pos. Si torna alla vecchia misura che prevede la sanzione di 30 euro a chi rifiuta il pagamento elettronico. Immutato il nuovo limite all’uso dei contanti che con il Ddl viene fissato dal prossimo 1° gennaio in 5.000.