La chirurgia, in particolare quella per la rimozione di tumori cancerosi, si basa su una serie di strumenti e tecniche, oltre che sull’abilità del chirurgo. Ora, il nuovo dispositivo Cytalux renderà l’intervento di rimozione dei tumori del polmone un po’ più preciso. L’interno del corpo umano non assomiglia affatto a un libro di anatomia, poiché, al contrario dei manuali, non c’è quella differenziazione dei colori brillanti per distinguere i tessuti e gli organi. Basato su un brevetto sviluppato presso l’Università Purdue, Indiana, e rilasciata da On Target Laboratories, Cytalux aiuta a rendere i tumori più facilmente e immediatamente identificabili illuminandoli e facendoli risplendere rispetto ai tessuti sani e non cancerosi, come fari in un cielo notturno. Philip Low, Professore di chimica presso il College of Science, è l’inventore del farmaco.
“Il cancro al polmone è uno dei tumori più letali”, ha detto Low. “L’unica cura assoluta è la rimozione chirurgica di tutto il tessuto maligno dal paziente. Se ha metastatizzato, è generalmente letale”. L’importanza di rimuovere tutto il tessuto maligno, la difficoltà di distinguere il tessuto canceroso da quello sano e la natura diffusa di questo tipo di tumore al polmone rendono l’uso di Cytalux, nella chirurgia del cancro al polmone, un gradito sviluppo. Low, chimico di professione, affronta questi problemi utilizzando la sua esperienza nelle reazioni chimiche.
Cytalux, per illuminare i tumori, sfrutta la chimica unica delle cellule cancerose. Le cellule tumorali si dividono rapidamente, molto più velocemente delle cellule normali. Per farlo, hanno bisogno di folato, un tipo di vitamina B. La genialità di Cytalux sta nel fatto che, dopo essere stato somministrato per via endovenosa al paziente prima dell’intervento, contrassegna il composto di folato con un colorante fluorescente. Le cellule tumorali cercano il folato, e finiscono anch’esse per essere marcate con il colorante fluorescente. L’uso recentemente autorizzato di Cytalux, inizialmente sviluppato per colpire il cancro alle ovaie, ha il potenziale di migliorare i risultati di migliaia di pazienti, aiutando i chirurghi a visualizzare il tessuto canceroso altrimenti non rilevato nel 24% dei pazienti affetti da cancro ai polmoni in uno studio clinico. “Le cellule tumorali hanno un enorme appetito per questa vitamina e noi abbiamo sfruttato la loro avidità di acido folico attaccandovi un colorante fluorescente”, ha detto Low. “Il farmaco non solo permette al chirurgo di vedere il cancro, ma può anche aiutare i chirurghi a evitare di rimuovere tessuto sano. Evitare di tagliare i tessuti sani può essere importante quanto rimuovere quelli non sani”.