Se sei attento alla salute e alla linea, tendi spesso ad escludere le patate dalla dieta. Fa bene mangiare frutta e verdura perché riduce infarti e ictus cerebrali, vari tipi di tumore o problemi di digestione o stipsi. Le patate però non hanno la stessa funzione e lo stesso beneficio, anzi possono avere ricadute negative sulla salute. Portano il rischio di aumentare il diabete di tipo 2. Hanno molto amido e tanti carboidrati che si trasformano velocemente in glucosio e aumentano la glicemia nel sangue.
Tutto però dipende da come vengono preparate e con quali ingredienti sono condite. Precedenti studi avevano dimostrato che le patate aumentano il rischio di diabete, indipendentemente da come vengono preparate, ma non è così. “Quando abbiamo esaminato in maniera distinta gli effetti delle patate bollite, da quelli del purè e delle patatine fritte abbiamo notato che le patate bollite non erano più associate a un rischio maggiore di diabete: avevano un effetto nullo”, affermano i ricercatori.
Chi mangiava patate, consumava anche tanto burro, molta carne rossa e bibite analcoliche. Tutti alimenti che aumentano il diabete di tipo 2. Le patate bollite non sono associate a questo rischio di diabete. Le patatine fritte e il purè, sì, perché le prime sono fritte e il secondo ha burro, panna e ingredienti simili. Riducono invece il diabete le verdure a foglia verde. Insomma, le patate però alla fine non sono dannose, se preparate in modo sano.
Esse sono ricche di fibre utili per la digestione e di potassio, importante per regolare la pressione arteriosa. Le patate contengono anche flavonoidi, carotenoidi e acidi fenolici che combattono i radicali liberi. Bene quindi mangiare verdure e includere le patate, se condite e cucinate in modo sano, senza ingredienti malsani di troppo.