Il 16 dicembre è la data per saldare la seconda rata dell’IMU 2023. Dopo la prima rata a giugno, ecco il saldo finale. Cosa accade però se dopo l’acconto 2023 qualcosa a livello immobiliare è cambiato per un contribuente? Si tratta di un’imposta che in Italia si paga solo sulle seconde case e non sull’abitazione principale. Nel caso di compravendite immobiliari, l’imposta si paga solo per i mesi dell’anno in cui l’immobile risulta intestato al Catasto al contribuente interessato. Eventuali riduzioni ed esenzioni e le tariffe sono deliberate dal Comune.
Nel caso di vendita o di acquisto ad anno inoltrato, si fa il calcolo dell’imposta annuale. Il risultato viene diviso per 12 e moltiplicato per i mesi di possesso dell’immobile. La prima quota si paga il 16 giugno e la seconda, il saldo finale, il 16 dicembre di ogni anno.
Ecco cosa bisogna fare in questo caso. Una persona che vive con la sua famiglia in una casa non assoggettata a IMU in quanto abitazione principale. Ha un garage sotto casa come pertinenza. Paga l’IMU annualmente sulle due case dei suoi genitori che hanno ereditato questa persona e sua sorella, dopo la morte della madre e del padre. Il metodo esatto per pagare l’IMU in questo caso sono due modelli F24. La rata a saldo deve essere pagata a luglio, agosto e settembre, dividendo l’IMU al 50% tra fratello e sorella. Per ottobre, novembre e dicembre si deve rifare il calcolo dell’IMU delle due case. Nel caso della persona sopra citata, la persona dovrà pagare i 3/12 dell’IMU che si dovrebbe versare ogni anno per il singolo immobile. Anche la sorella dovrà fare la stessa cosa per l’IMU e saldo 2023.
Succede anche nel caso della morte di un proprietario immobiliare e c’è la dichiarazione di successione. Dalla data della definizione della successione, l’IMU passa dal defunto agli eredi in quote di divisione ereditaria. Nel caso di immobile ereditato, non in precedenza assoggettato a IMU in quanto casa del defunto, l’IMU diventa quella dei mesi successivi alla morte. Ciò perché per il defunto era prima casa e per gli eredi diventa seconda casa.