Un antico osso di cane rinvenuto in una grotta nel nord della Spagna è stato appena datato dagli scienziati a 17.000 anni fa. Si tratta dei più antichi resti di cane rinvenuti finora in Europa, con importanti implicazioni per la storia delle origini della domesticazione (diversa dall’addomesticamento*) dei canidi. Antichi resti fossili di lupo più vicino al cane come lo conosciamo oggi, 11.000-12.000 anni fa, ma l’origine del rapporto fra le due specie si colloca molto più indietro nel tempo, fra 30.000 e 36.000 anni fa

Nessuno sa con certezza come sia iniziata la relazione tra uomo e animale, visto che i lupi sono molto indipendenti e possono essere piuttosto aggressivi; l’ipotesi principale è il rapporto mutualistico: i lupi si mostravano più docili verso le persone che davano loro gli avanzi di cibo iniziando, conseguentemente, ad accompagnarli nelle battute di caccia e a fare da guardia. Nel corso del tempo, questi individui più docili sono stati selezionati, dando vita a individui sempre meno aggressivi che si sono spostati con le comunità di cacciatori-raccoglitori.

Un antico osso, l’omero per esattezza, riportato alla luce per la prima volta nel 1977 in una grotta di Eralla, nei Paesi Baschi in Spagna, sta complicando ulteriormente la storia della domesticazione dei canidi, rispondendo parzialmente ad alcune vecchie domande e sollevando allo stesso tempo nuovi dubbi. A provare a portare chiarezza un gruppo di genetisti e antropologi dell’Università dei Paesi Baschi in Spagna, che ha utilizzato una combinazione di datazione al radiocarbonio e analisi genetiche e morfologiche le quali hanno confermato l’identificazione di questo esemplare come Canis lupus familiaris, quindi un cane domestico e non un lupo grigio (Canis lupus) o un dhole (Cuon alpinus, il cane selvatico asiatico).

La datazione dell’osso (eseguita tramite il metodo al carbonio-14 e la spettrometria di massa con acceleratore di particelle) mostra che i resti risalgono al periodo Magdaleniano e rendendolo il cane di Erralla, il più antico resto di cane domestico mai trovato in Europa o altrove, per il momento.

L’attento studio della forma dell’osso suggerisce che il cane di Erralla, non è molto diverso dagli attuali cani domestici. Tuttavia, l’analisi genetica mostra che il cane di Erralla condivide lo stesso lignaggio mitocondriale di altri cani magdaleniani trovati in Francia o in Spagna. Sulla base di queste informazioni mitocondriali, i ricercatori suppongono che i cani domestici siano comparsi per la prima volta circa 22.000 anni fa, proprio al culmine dell’ultima glaciazione. Ciò significa che ci si aspetta di trovare cani “di famiglia” ancora più antichi.

“In conclusione, i dati analizzati finora indicano che, durante il Maddaleniano, il cane domestico faceva parte dei gruppi di cacciatori-raccoglitori dell’Europa occidentale. Il cane di Erralla è uno dei più antichi esemplari identificati come Canis lupus familiaris e condivide la linea mitocondriale C con i cani del Magdaleniano analizzati finora. Questi risultati dimostrano che questo gruppo genetico esisteva in Europa almeno dal Magdaleniano inferiore, e ci portano a considerare una possibile domesticazione del lupo più antica di quanto proposto finora, almeno nell’Europa occidentale”, concludono i ricercatori sul Journal of Archaeological Science Reports.

 

* La domesticazione definisce un processo di migliaia di anni attraverso cui una specie animale o vegetale viene resa “domestica” con la combinazione di svariate modificazioni genetiche e agisce su una specie intera. L’addomesticamento, invece, è molto più rapido e agisce sul singolo individuo reso docile, ma la specie di appartenenza rimane selvatica e geneticamente uguale all’esemplare addomesticato.