OnePlus ha promesso che tutti i suoi smartphone riceveranno un supporto minimo di cinque anni. Si tratta di un approccio piuttosto virtuoso, che mette OnePlus a fianco a produttori come Google e gli altri pochi competitor in grado di offrire un supporto così esteso nel tempo.

Entrando nello specifico, gli smartphone del produttore cinese riceveranno un minimo di cinque anni di patch per la sicurezza, e almeno quattro anni di aggiornamenti principali (e quindi il passaggio da una versione di Android all’altra).

Gary Chan, N.1 della divisione software di OnePlus, ha spiegato che OnePlus è in grado di garantire un supporto così esteso grazie alla sua unione con Oppo, che ovviamente consente di contenere i costi. Eh già, perché come spiega lo stesso manager, supportare un sistema per così tanti anni – anche quando gli smartphone escono dal circuito di vendita – ha dei costi estremamente importanti per le aziende.

OnePlus e Oppo utilizzano due interfacce proprietarie (OxygenOS e ColorOS), che condividono tuttavia gran parte del codice. Questo consente ai due team di lavorare in sinergia, ottimizzando in modo significativo costi e tempistiche.

In questo modo OnePlus è uno dei pochi produttori al mondo a poter offrire ai suoi utenti ben quattro aggiornamenti principali, per altrettante versioni di Android diverse. Complessivamente, il supporto viene portato ad un periodo minimo di cinque anni, con relative patch di sicurezza. “Vorremo poter offrire molto di più, ma in questa fase non è semplicemente possibile”, ha detto Chan.