La geoingegneria solare è il nome dato ad una controversa branca della scienza che studia come raffreddare il pianeta in modo sicuro e sta prendendo sempre più piede tra la comunità scientifica. La controversia nasce dal fatto che, se da un lato c’è la possibilità che la messa in pratica della ricerca teorica della geoingegneria solare possa distruggere interi ecosistemi, dall’altro i ricercatori temono che l’inazione provochi anche una catastrofica perdita di vite umane.
Insomma, è un’idea disperata e sconsiderata, alcuni scienziati non ne consigliano l’uso ma secondo altri non possiamo farne a meno. L’idea alla base della geoingegneria solare è essenzialmente spargere particelle altamente riflettenti di un materiale, come lo zolfo, nella stratosfera per deviare la luce del sole e raffreddare così il pianeta.
“È iperbolico dirlo, ma non per questo meno vero: quando si inizia a riflettere la luce lontano dal pianeta, si può facilmente immaginare una catena di eventi che estinguerebbe la vita sulla Terra. C’è un solo motivo per prendere in considerazione l’impiego di un sistema che abbia anche solo una minima possibilità di provocare una simile catastrofe: se i rischi di non impiegarlo fossero chiaramente più elevati”.
ha detto a The New Yorker David Keith, professore di ingegneria e politica pubblica ad Harvard e uno dei più convinti sostenitori della geoingegneria. Nessuno è ancora pronto per intraprendere nella pratica un progetto del genere, ma i ricercatori si stanno muovendo in questa direzione. Per offrire una guida, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (I.P.C.C.) ha sviluppato una serie di scenari sul riscaldamento globale. La valutazione più ottimistica prevede che entro la fine del secolo la temperatura media della Terra aumenterà tra 1,1 e 2,9 gradi Celsius. Una proiezione più pessimistica prevede un aumento tra i 2,4 e i 6,4 gradi, aumento più alto finora mai registrato nella storia del pianeta. L’Accordo di Parigi, un trattato internazionale legalmente vincolante sul cambiamento climatico, è stato adottato da 196 Paesi, che hanno concordato di fare del loro meglio per limitare il riscaldamento globale a un valore il più possibile vicino a 1,5 gradi Celsius.
Il riscaldamento costante del sole provoca quotidianamente cambiamenti climatici su scala globale e, anche se con incrementi minimi e misurabili, il cambiamento è costante. La tecnologia per attenuare gli effetti del sole sulla Terra esiste, ma un passo così drastico comporta conseguenze sconosciute ma potenzialmente catastrofiche.
A ottobre, la Casa Bianca ha annunciato il sostegno alla ricerca nel campo della geoingegneria solare. La speranza è che uno studio serio possa ridurre gli effetti collaterali, rendendolo qualcosa di più gestibile. Per quanto strano possa sembrare, un potenziale ultimo sforzo per salvare il pianeta.
Sebbene anche coloro che stanno studiando la geoingegneria solare concordino sul fatto che si tratta di un’idea abbastanza malsana, gli sforzi attuali non stanno producendo risultati abbastanza velocemente.