Un nuovo studio presenta una tecnica di allenamento che potrebbe aiutare la percezione uditiva che scarseggia in situazioni troppo rumorose (come le conversazioni in ambienti chiassosi). I ricercatori hanno studiato un processo che aiuta il cervello durante l’elaborazione dei rapidi cambiamenti sonori migliorando la capacità di ascolto. Conosciuto come allenamento alla discriminazione del ritmo, consiste nell’esercitare il cervello a distinguere la velocità dei suoni. Come dimostra lo studio, questa tecnica potrebbe potenzialmente migliorare l’udito di milioni di anziani, tenendo presente che la nostra capacità di distinguere i suoni tende a diminuire con l’età.
“Abbiamo già sperimentato il miglioramento di questi deficit di elaborazione, in modelli animali, ma questa è la prima volta che lo dimostriamo negli esseri umani“, dice la neuroscienziata uditiva Samira Anderson dell’Università del Maryland.
Un totale di 40 volontari ha completato l’addestramento alla discriminazione del ritmo come parte dello studio. L’addestramento consisteva nel completare 9 sessioni, ciascuna della durata di 45-60 minuti, durante le quali ai partecipanti veniva chiesto di distinguere tra serie di toni – identificando quali avessero un tono più alto o più basso- riprodotti in rapida sequenza.
I punteggi dei test di rilevamento hanno permesso di ottenere punteggi migliori dopo il processo di addestramento, con alcuni volontari anziani che hanno ottenuto risultati paragonabili a quelli dei volontari più giovani prima dell’addestramento. “I risultati offrono grandi speranze per lo sviluppo di programmi di allenamento uditivo fattibili, che possano migliorare la capacità degli ascoltatori più anziani di comunicare in situazioni difficili”, afferma la ricercatrice principale del progetto, l’audiologa Sandra Gordon-Salant, anch’essa dell’Università del Maryland.