Chissà cosa si prova a nascere il 15 novembre 2022 ed essere ricordato come l’ottavo miliardesimo abitante del pianeta Terra. La notizia di questo traguardo numerico è stata data dall’ONU ed è stata commentata dal Segretario Nazionale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres come

un’occasione per celebrare la diversità e i progressi, considerando la responsabilità condivisa dell’umanità nei confronti del pianeta.

Sicuramente un numero che pesa, ma sono ancora più incidenti le prospettive che peseranno sulla popolazione umana, spiegate in un video della BBC la quale, tra le tante informazioni, illustra che se si mostrasse per un secondo il volto di ogni persona vivente sulla Terra oggi, ci vorrebbero 253 anni per mostrare tutti noi 8 miliardi di abitanti.

Sorprendente invece il dato che suggerisce che la Cina è destinata a essere scalzata come Paese più popoloso del mondo, poiché le stime indicano che l’India la supererà già nel 2023, quasi preoccupante se si pensa alla grossa differenza di chilometri di superficie geografica dei due paesi.

Interessante scoprire però che il tasso di crescita della popolazione mondiale è in realtà il più lento dal 1950. Se sono serviti 12 anni per passare da 7 a 8 miliardi, ci vorranno circa 15 anni – fino al 2037 – per raggiungere i 9 miliardi, segno che il tasso di crescita globale della popolazione mondiale sta rallentando. Per questo motivo, le Nazioni Unite stimano che la popolazione mondiale continuerà a crescere, ma raggiungere un picco massimo di circa 10,4 miliardi di persone entro il 2090.