I Supercharger di ultima generazione di Tesla sono – sulla carta – molto più potenti di quanto si fosse immaginato fino ad oggi. Lo sappiamo grazie al fatto che il produttore ha messo a disposizione del pubblico diversi documenti e schede tecniche sulla sua rete di stazioni per la ricarica.

Sorprendendo (in positivo) un po’ tutti, Tesla ha, infatti, deciso di rendere il suo protocollo di ricarica aperto, con il duplice scopo di trovare nuovi potenziali partner e aumentare la diffusione delle infrastrutture destinate alla ricarica delle auto elettriche. Elon Musk ha anche lanciato un appello rivolto agli ingegneri e ai designer. L’obiettivo? Ridisegnare il connettore standard per la ricarica utilizzato nel mercato americano e mandare in pensione il connettore CCS.

Come anticipato, per fare ciò Tesla ha messo a disposizione del pubblico un gran numero di documenti finora riservati. E proprio nella documentazione sui Supercharger si legge un dato a dir poco interessante: i Supercharger più recenti, teoricamente, sono in grado di erogare fino a 900 kW di potenza.

Attualmente Tesla utilizza due interfacce per la ricarica, rispettivamente settate per funzionare a 500 e 1.000 V. Quest’ultima viene destinata alla ricarica dei camion Tesla Semi. Entrando più nello specifico, Tesla sostiene di essere riuscita a ricaricare un veicolo sopra ai 900 Ampere “ininterrottamente” e senza usare un ingresso raffreddato a liquido. Quindi una capacità di potenza di erogazione di 900 kW.

Nel frattempo Tesla sta lavorando alla quarta generazione dei suoi Supercharger. Hanno una potenza compresa fra i 300 e i 350 kW.