A Ecomondo, la fiera dedicata all’economia green, la Regione Umbria ha presentato il Manifesto della bioeconomia circolare. L’obiettivo è quello di diventare un luogo dove è possibile sperimentare nuovi paradigmi di sviluppo e dove sia possibile consolidare un ecosistema innovativo di bioeconomia circolare.

In questo contesto, da una collaborazione tra la Regione Umbria e Novamont, leader nel settore delle bioplastiche, ha preso vita il Manifesto, il quale si fonda su dei punti principali che saranno oggetto di confronto tra i vari soggetti interessati. Lo scopo è quello di arrivare a una versione definitiva entro la fine di gennaio del 2023 che verrà poi sottoposta all’esecutivo e discussa in una convention che si terrà ad aprile in Umbria.

I punti principali su cui verte il manifesto sono:

  • Dignità autonoma ed economica alla bioeconomia circolare
  • Misure che incentivino l’integrazione tra filiere agricole e industriali
  • Politiche che valorizzino l’alto livello di innovazione del settore
  • Lotta alla illegalità e al dumping internazionale
  • Promozione del modello italiano quale best practise europea
  • Rafforzamento delle competenze specialistiche e della consapevolezza della popolazione della bioeconomia circolare

È arrivato il momento che l’Umbria mostri chiaramente ciò che è. Una regione con un potenziale incredibile in termini di sviluppo di filiere di bioeconomia circolare, in cui amministrazione e stakeholder privati stanno lavorando insieme e instancabilmente per sperimentare un modello di integrazione tra filiere agricole e industriali che possa poi essere replicato anche altrove.

L’Italia ha delle eccellenze importanti in questo settore, non possiamo permetterci che questo know-how e l’alto livello di innovazione che abbiamo raggiunto vada sprecato.

 Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico