Venerdì scorso Twitter ha licenziato circa il 50% dei suoi dipendenti, in alcuni casi mandando a casa interi dipartimenti, che sono stati virtualmente cancellati — è questo il caso del team ‘Diritti umani’. Per le modalità e per la quantità di dipendenti coinvolti, il piano di licenziamenti ha creato grossi squilibri all’interno dell’azienda.
Gli stessi capiufficio rimasti non avevano nemmeno una lista per sapere quali fossero i loro sottoposti licenziati e quali invece quelli ancora in servizio. Inoltre – a causa di una sbagliata configurazione della privacy di alcuni canali Slack -, i dipendenti rimasti hanno scoperto che i licenziamenti sono stati decisi pressoché esclusivamente da un gruppo di dirigenti provenienti da Tesla e SpaceX, cioè le altre due aziende di Elon Musk. Questi dirigenti sono entrati in Twitter subito dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk e non avevano, dunque, alcuna accortezza delle dinamiche interne dell’azienda.
Anche per questo motivo, è sensazione comune che i licenziamenti siano stati decisi in base a fattori arbitrari. Ad esempio, sembra che gli ingegneri siano stati licenziati o mantenuti in base a quante righe di codice avessero scritto nel corso degli anni passati — peccato che in questo modo siano stati esclusi ingegneri di talento che si occupavano di applicazioni che non richiedono di scrivere grandi quantità di codice ogni anno.
Insomma, sembra evidente che il licenziamento di massa dello scorso venerdì sia stato condotto con modalità rocambolesche e che i dirigenti di Twitter dovranno passare i prossimi giorni a tamponare i danni provocati da una decisione così affrettata. Chiariamoci: Twitter è effettivamente in difficoltà ed effettivamente perde troppi soldi all’anno, cosa che giustificava un piano di ridimensionamento dell’organico, tuttavia sarebbe stato saggio ed opportuno pianificare i licenziamenti in modo graduale, in modo da non compromettere la capacità dell’azienda di portare avanti le sue operazioni ordinarie.
Secondo il media outlet Bloomberg, Twitter avrebbe già iniziato a richiamare in fretta e furia decine di dipendenti licenziati venerdì scorso. Si tratterebbe di persone licenziate per errore, che erano figure chiave all’interno di alcuni dei team più importanti del social network. Alcune di loro hanno esperienze indispensabili per consentire il funzionamento e l’avanzamento del social. Senza di loro, Twitter non può andare avanti.