Oggi la perdita di fiducia nel leader di un gruppo accade quando tale persona perde autorità all’interno del gruppo stesso. Prende il nome di crisi della leadership e succede spesso in ambito aziendale perché magari i lavoratori non si fidano dei propri dirigenti. Ecco i segni di una crisi di leadership:

  • quando le persone di un gruppo commentano gli errori del leader o lo criticano
  • quando non c’è comunicazione fluida tra leader e il suo gruppo
  • disaccordi su decisioni del leader, poi risolti con un’imposizione
  • quanto il leader è autoritario e ha un ascendente sul gruppo che guida, afferma il suo potere per far rispettare le sue decisioni

La crisi di leadership porta conseguenze negative come l’ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di un gruppo, oppure aria di conflitto. Alla fine ci possono essere rischio di errori e un deterioramento generale. La conseguenza più comune di una crisi di leadership è la demotivazione diffusa. Non c’è voglia di migliorare ed esiste solo l’inerzia.

Nascono diversi atteggiamenti negativi verso il lavoro di gruppo come l’apatia e il desiderio di smettere. Succede nelle aziende ma anche nei paesi. Si crea un’instabilità e le persone si lasciano o si separano regolarmente dal gruppo. Anche se il leader pensa di aver svolto bene il suo ruolo e la crisi sussiste, è meglio ammettere la sua esistenza. Ecco le misure giuste per superare la crisi di leadership:

  • riconoscere il valore e l’impegno del gruppo
  • accettare gli errori
  • fare un esercizio di autocritica da parte del leader presentando i risultati al gruppo
  • dare potere ai membri del gruppo: un potere condiviso
  • ridurre i conflitti con un dialogo sincero e democratico
  • promuovere dialogo e diversità: le differenze arricchiscono

Il superamento della crisi di leadership inizia ad avvenire quando il leader cambia approccio e atteggiamento. Il lavoro deve focalizzarsi sulla riparazione della rottura tra gruppo e leader. Solo così si arriverà a risolvere la crisi.