Il burnout scolastico è un fenomeno molto negativo che influisce sull’atteggiamento degli studenti nella loro vita scolastica. Esso svantaggia i loro risultati e la loro futura carriera di studio. Sono tre le dimensioni con cui gli studiosi hanno analizzato il burnout scolastico: cinismo, esaurimento emotivo e inadeguatezza. L’esaurimento è causato dal grosso carico di compiti. Il cinismo è l’atteggiamento negativo verso gli eventi della vita scolastica insieme a scarsi rapporti con compagni e insegnanti. Il senso di inadeguatezza, infine, si riferisce agli studenti e al loro approccio alle sfide scolastiche.
Il burnout accade quando gli studenti si sentono travolti dall’incapacità di fronte agli eventi stressanti. Tutto ciò poi può portare a comportamenti disadattivi (assenze, brutti voti, aggressività). Esso colpisce maggiormente gli studenti delle scuole secondarie superiori per l’alta aspettativa di studio e la pressione data dai genitori. Ecco che famiglia e scuola, insieme al fattore psicologico e sociale, apportano rischi al burnout. Dall’altra empatia, resilienza e intelligenza emotiva possono ridurre notevolmente il rischio di burnout.
Per apportare benessere agli studenti è utile studiare le differenze di burnout in paesi differenti. Un recente studio ha infatti confrontato il burnout scolastico degli studenti italiani e svizzeri. Nei cantoni c’è un team sanitario specifico che supporta ogni scuola. In quello italiano invece non esistono figure sanitarie stabili e neanche un supporto psicosociale.
Gli studenti italiani hanno stanchezza e cinismo più alti verso la scuola rispetto agli svizzeri, ma sull’inadeguatezza non ci sono differenze fra loro. Inoltre, è stato comprovato che essere maschio o femmina non fa differenza. A farla è il modo di interazione di ragazzi e ragazze con risorse sociali a loro disposizione. Gli studenti più grandi sono a rischio maggiore di burnout scolastico rispetto a quelli più giovani. Ciò è rapportato alla difficoltà dei compiti, che aumenta mano a mano che gli anni passano.
I risultati di una recente meta-analisi hanno evidenziato l’importanza della relazione tra burnout complessivo degli studenti e il supporto sociale totale. Quest’ultimo è un tampone contro lo stress. Importanti quindi sono la sensibilità degli insegnanti e la loro intelligenza emotiva. Un modo per diminuire i comportamenti disadattivi degli studenti.
Gli studenti italiani quindi dimostrano un livello di burnout più alto. Ciò significa che i programmi scolastici che promuovono un’educazione positiva possono diminuire il rischio di burnout scolastico negli adolescenti, come si nota in Svizzera. Futuri studi spiegheranno meglio le differenze di burnout scolastico fra studenti italiani e svizzeri. Capire soprattutto cosa rende così eccessivamente stanchi gli studenti italiani a differenza di quelli svizzeri.
Il supporto generale per la prevenzione di burnout scolastico dovrebbe essere offerto a tutti gli studenti, perché tale fenomeno potrebbe essere ridotto. Un metodo per dare benessere agli studenti, informando insegnanti e genitori che avere eccessive aspettative può essere negativo su di loro.
- Burnout scolastico: differenze tra studenti italiani e svizzeri (stateofmind.it)