Una serata di emozioni, tra grandi autori internazionali, esordi eccellenti, riconoscimenti a carriere straordinarie, per un evento indimenticabile per il mondo del fumetto e del gioco: sono stati svelati i Lucca Comics & Games Awards, nel corso di una cerimonia ufficiale al Teatro del Giglio. E, grazie alla partnership con Rai, gli “Oscar” italiani del fumetto e del gioco sono tornati anche quest’anno sul piccolo schermo, coinvolgendo il grande pubblico televisivo che ha potuto scoprire la migliore selezione di fumetti e giochi pubblicati durante l’anno: una puntata speciale di Wonderland (Rai 4) che ha approfondito le eccellenze di due delle anime fondanti del festival. Lo speciale sarà disponibile anche on demand su RaiPlay.
Ed ecco i vincitori e le vincitrici dell’edizione 2022 dei premi dedicati al fumetto – i LUCCA COMICS AWARDS – selezionati dalla Giuria formata da Dario Dino-Guida, gli autori Werther dell’Edera e Miguel Vila, il giornalista Bruno Luverà e la giornalista Mara Famularo. Anche quest’anno la sfida è stata scegliere tra centinaia di titoli le migliori opere a fumetti e i loro autori, indipendentemente da nazionalità, formato editoriale e modalità di distribuzione.
- Due gli Yellow Kid di quest’anno: il Yellow Kid Maestra del Fumetto è stato assegnato a Riyoko Ikeda mentre lo Yellow Kid Maestro del Fumetto è andato a Milo Manara (premiato dal direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina insieme a Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi). Riyoko Ikeda e Milo Manara sono due maestri del fumetto che idealmente disegnano un ponte culturale tra Oriente ed Occidente. Nel tempo della guerra, che pensavamo ormai archiviato, per dare un segnale di speranza e pace in via straordinaria il premio viene assegnato a questi due artisti, che hanno fatto dello sconfinamento, della curiosità, un tratto identitario forte. Se Lady Oscar nasce dalla lettura di Stefan Zweig, Le avventure asiatiche di Giuseppe Bergman rivelano l’amore per l’Oriente. Due ritratti, ognuno con l’unicità del proprio segno, un’unica cornice: il fumetto che lega e ci fa sognare, senza confini.
- Yellow Kid Fumetto dell’anno – The Hellbound, di Yeon Sang-ho e Choi Gyu-seok, Panini Comics
The Hellbound raggiunge il doppio obiettivo di intrattenere e far riflettere, raccontando attraverso un intreccio incalzante una società in cui la circolazione di notizie non verificate e la visibilità data dai mezzi di comunicazione diventano strumento di repressione e violenza. L’opera testimonia inoltre la grande vitalità della Corea del Sud come produttrice di fumetti, oltre che di film e serie tv, capaci di conquistare il pubblico internazionale. - Yellow Kid Autore dell’anno – Paco Roca per Ritorno all’Eden, Tunué
Per la coerenza con cui continua a mettere al centro del racconto persone “comuni” che sono in grado di suscitare profonde emozioni in chi legge. E per aver portato a piena maturazione un linguaggio grafico essenziale ed eloquente, capace di mostrare senza spiegare. - Premio speciale della Giuria – Mostri, di Barry Windsor-Smith, Mondadori
Un’opera monumentale, frutto di decenni di lavoro e difficilmente ascrivibile in un genere definito, che travolge chi legge con i suoi personaggi sospesi tra ossessione e tragedia e soprattutto con lo straordinario disegno in bianco e nero graffiato che porta alla luce ogni minimo dettaglio. - Gran Guinigi Miglior fumetto breve o raccolta – Gli incubi di Kafka, di Peter Kuper, Tunué
Con un bianco e nero feroce e un segno espressionista, Kuper riesce a trasporre i racconti di Kafka dalla Mitteleuropa di inizio Novecento alla New York contemporanea, riaffermando con il linguaggio del fumetto l’universalità di un classico della letteratura. - Gran Guinigi Miglior fumetto seriale – Cosma & Mito, di Nicola Zurlo e Vincenzo Filosa, Coconino Press
Un esperimento originalissimo che combina stilemi grafici e narrativi d’ispirazione giapponese con storie e personaggi tratti dal folklore calabrese, allo scopo di costruire un mondo fantastico decisamente bizzarro eppure vicino al nostro, in cui chi legge non può fare a meno di avventurarsi. - Gran Guinigi Miglior disegno – Gaëlle Geniller per Le Jardin, Paris, Edizioni Star Comics
Attraverso un segno pulito e armonioso, particolarmente memorabile nelle scene di danza, e una sequenza narrativa fluida e comprensibile, l’autrice offre una rielaborazione fresca ed efficace del linguaggio Art Déco, riuscendo a restituire tutto il fascino della Parigi degli anni Venti. - Gran Guinigi Miglior sceneggiatura – R. Kikuo Johnson per Nessun altro, Coconino Press
L’autore sorprende con una narrazione pura e scorrevole supportata più che dai dialoghi dalle pause e dai silenzi. È proprio questo ritmo semplice eppure ben calibrato a raccontare al meglio una storia ordinaria ma intensa, ambientata nella periferia di un’isola hawaiana. - Gran Guinigi Miglior esordiente – Giorgia Kelley per Strange Rage, Rizzoli Lizard
Per la semplicità e l’efficacia con cui ha ritratto l’inquietudine e lo smarrimento di una generazione che non riesce a trovare pace pur non avendo nulla contro cui arrabbiarsi, riuscendo a dare un’interpretazione nuova alla formula classica del racconto di formazione. - Gran Guinigi per un’iniziativa editoriale – Premio Stefano Beani ex aequo
La Revue Dessinée Italia – Perché ripensa a beneficio del pubblico italiano un modello di graphic journalism in formato periodico, con inchieste ben articolate e sempre di stretta attualità, riconfermando come il fumetto continui a essere un prezioso strumento di riflessione sulla contemporaneità.
Comics & Science, di CNR Edizioni / Feltrinelli Comics – Per l’equilibrio raggiunto tra divulgazione e intrattenimento e la capacità di crescere nel tempo, coinvolgendo numerose firme del fumetto italiano e strutturandosi come un progetto di ampio respiro, oltre che di indiscusso valore educativo.
E ancora, tutti i premiati ai LUCCA GAMES AWARDS.
La Giuria del Gioco dell’Anno – composta da Paolo Cupola (presidente), Beatrice Parisi (vicepresidente), Riccardo Busetto, Fabio Cambiaghi, Alessio Lana, Caterina Ligabue, Giordana Moron – ha deciso di assegnare il premio Gioco dell’Anno 2022 a Le Cronache di Avel, progettato da Przemek Wojtkowiak e illustrato da Bartolomij Kordowski; sviluppato da Rebel Studio e distribuito da Asmodee Italia. Titolo d’avventura cooperativo, riunisce al tavolo da 1 a 4 giocatori da otto anni in su che collaborano tra loro per difendere il castello di Avel dalla minaccia di un’incombente orda di mostri. Prima di iniziare, i giocatori creano il proprio personaggio e poi si lanciano nell’avventura. Combattendo contro i mostri e interagendo con la mappa, i giocatori acquisiscono armi, elmi, scudi e pozioni che li aiuteranno nell’impresa e guadagnano il denaro necessario per costruire trappole e difese. Il gioco si svolge su una plancia modulare che può cambiare dopo ogni partita e permette di regolare il livello di difficoltà e offrire sessioni di gioco che divertono adulti e bambini. I sette componenti della Giuria hanno eletto Le Cronache di Avel il gioco più riuscito del 2022 per le meccaniche di gioco fluide, il suo regolamento puntuale che permette di imparare a giocare rapidamente, il comparto grafico curato e i materiali che aiutano a coinvolgere i giocatori nelle sue atmosfere fantasy. Da rimarcare anche i contenuti aggiuntivi che approfondiscono l’aspetto narrativo e saranno graditi soprattutto ai più piccoli.
Gioco di ruolo dell’anno
La Giuria del Gioco di Ruolo dell’Anno – composta da Paolo Cupola (presidente) Mirella Vicini (vicepresidente), Osiride Cascioli, Michele Bellone, Anna Benedetto, Marzia Possenti e Daniele Prisco ha deciso di assegnare il riconoscimento a Fabula ultima, un gioco al 100% made in Italy, scritto da Emanuele Galletto, edito da NeedGames e distribuito da Asmodee Italia. Ispirato ai Japanese Role-Playing Game (JRPG), Fabula Ultima ha un’ambientazione che deve essere costruita in modo condiviso dagli stessi giocatori in funzione all’avventura che si vuole affrontare. Il sistema di gioco, ricco e facilmente adattabile alle esigenze dei giocatori, nonché il manuale chiaro e funzionale, offrono spunti per un’ampia gamma di avventure, di durata variabile. A livello editoriale, il volume si presenta come un’edizione molto curata, con sezioni facilmente individuabili e ben illustrate da Moryo.
Menzione speciale a Green Oaks per l’immediatezza del suo sistema di gioco. Green Oaks è un GdR ambientato, con raffinata ironia, in una bizzarra casa di riposo da cui il gioco prende nome. Si presenta come un prodotto elegante che sa divertire con intelligenza e garantisce un’esperienza ludica semplice quasi quanto una partita a briscola, il cui mazzo di carte viene utilizzato come sistema di risoluzione degli eventi casuali.
Joe Dever Award
Dedicato all’autore della mitica saga di Lupo Solitario e attribuito dallo scrittore Pierdomenico Baccalario, dal giornalista Paolo Cupola, dall’influencer Chiara Papalia (in arte: Kodomo), dal dirigente per l’industria cinematografica Beniamino Placido e dall’economista e docente universitario Alessandro Stanchi, il Joe Dever Award è il premio alla miglior operazione crossmediale dell’anno.
Gioco da tavolo e di ruolo, popolarissimo videogame e ora anime considerato giù un cult, Cyberpunk nelle sue mille incarnazioni (non ultima la recente serie Edgerunners di Netflix) è il vincitore del Joe Dever Award 2022. L’universo, creato dalla fantasia dei ragazzi di CD Projekt, ha il grande merito di essere riuscito a far crescere un sottogenere letterario, considerato “di nicchia” persino per gli appassionati di fantascienza, trasformandolo in un fenomeno culturale di massa, in grado di esercitare la propria influenza non solo su giochi e videogiochi, sul piccolo e sul grande schermo, ma anche sul mondo della musica e della moda.
Il Premio alla Carriera dei Lucca Games Award è stato invece assegnato a Yoshitaka Amano. Grazie al suo indiscusso talento artistico, ha avuto il merito di aver posto l’illustrazione nei giochi al centro del progetto ludico e non più soltanto un mero elemento estetico di supporto alla storia e ai contenuti, modificando per sempre il concetto stesso di grafica dei giochi. La sua arte ha ispirato generazioni di autori di tutto il mondo ed è ragionevole aspettarsi che continuerà a farlo ancora per molto tempo. Illustratore visionario ed ispirato, talentuoso e prolifico character designer nonché coautore di una delle saghe videoludiche più celebri della storia contemporanea, Yoshitaka Amano è famoso sia per i film d’animazione come Vampire Hunter D, sia per avere firmato logo e illustrazioni della premiata serie Final Fantasy. Ha inoltre collaborato a personaggi iconici dell’animazione nipponica come Gatchaman, Tekkaman: The Space Knight, o Casshan.
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