Per i diabetici l’insulina è un vero e proprio farmaco salva vita ma non tutti vi hanno accesso. In Italia questa è garantita dall’SSN, ma negli USA senza assicurazione sanitaria è il paziente che deve coprire i costi del farmaco. Ultimamente i prezzi dell’insulina sono saliti alle stelle e una recente indagine dell’Università di Harvard ha calcolato che circa il 16% dei diabetici è costretto a razionarla con tutti i rischi che questo può comportare.

Questo censimento viene fatto ogni anno dal Centers for Disease Control and Prevention allo scopo di monitorare lo stato di salute degli americani. I ricercatori hanno analizzato le risposte date da 982 diabetici, in particolare su tre quesiti in cui si chiedeva se avessero saltato una dose di insulina, assunto una quantità minore o ritardato l’acquisto del farmaco.

Dai risultati deriva che il 14,2% dei pazienti ha ammesso di aver acquistato in ritardo il farmaco, il 10,6% di aver assunto dosi inferiori a quelle raccomandate e il 9,6% di aver saltato del tutto un’iniezione. Il razionamento è risultato più comune in coloro che erano privi di assicurazione sanitaria (29,2%).

Sono diversi i fattori che probabilmente sono alla base di questi risultati. Il prezzo dell’insulina negli Stati Uniti è ben più alto rispetto al resto del mondo. Inoltre le case farmaceutiche hanno aumentato i prezzi anno dopo anno, anche per prodotti rimasti immutati.

Autori nell’indagine

In America il costo dell’insulina è aumentato del 200% tra il 2007 e il 2018, rendendo l’acquisto del farmaco molto onerosa (circa 1000 dollari al mese) ai pazienti privi di assicurazione sanitaria.