Quest’anno, il tradizionale speciale de I Simpson dedicato ad Halloween, “Treehouse of Horror Presents” è un evento in grande stile: non solo perché vanta un episodio speciale (“Not It”, ispirato a It di Stephen King e uscito il 23 ottobre) ma perché tra le tre parodie una riguarda un’opera nipponica ed è realizzata con uno stile anime decisamente distintivo.
I tre episodi, diretti da Rob Oliver, si intitoleranno “The Pookadook”, “Death Tome” e “Simpsonsworld”: se il primo riprende il film horror Babadook e l’ultimo la popolare serie tv Westworld, “Death Tome” invece è ispirato a Death Note, celebre manga divenuto successivamente un anime altrettanto noto non solo per lo splendido character design di Takeshi Obata ma anche per l’originalità della trama congegnata da Tsugumi Ōba, perlomeno per il contesto degli shonen manga. Narra infatti di Light Yagami, brillante studente liceale che, entrato in possesso di un quaderno maledetto che può provocare il decesso di una persona semplicemente iscrivendovi il nome all’interno, decide di ripulire il mondo dai malvagi… diventando egli stesso un “supercattivo” ricercato dalla polizia di tutto il mondo.
La particolarità più singolare dell’episodio è l’essere disegnato e realizzato con uno stile spiccatamente anime, ridisegnando le fattezze dei personaggi in maniera inaspettata: non è la prima volta che i Simpson parodizzano gli anime ma è probabilmente la prima volta che lo fanno con un design effettivamente coerente.
Ricordiamo che la tradizione del Treehouse of Horror Presents è oramai una delle più consolidate nella serie statunitense, con la prima puntata andata in onda già nel 1990: nelle sue trentatré edizioni abbiamo visto parodie di ogni genere, dai mostri classici della Universal ai classici degli anni ’80 come Nightmare, dalla sci-fi degli anni ’50 a Harry Potter, dalle presenze spiritiche di Poltergeist a Shining, passando per Avatar, Twilight e Jurassic Park.
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