Negli ultimi anni gli italiani hanno affrontato prima la pandemia e poi la guerra tra Russia e Ucraina, inclusa una crisi energetica ancora in atto. Ultimamente il rapporto fra case e italiani è cambiato. Già, perché il tanto tempo trascorso da soli ha spinto le persone a far diventare più bella e funzionale la loro abitazione. C’è chi nell’ultimo periodo ha cambiato elettrodomestico, chi arredamento, chi gli interni e chi gli esterni.
C’è anche chi non restando soddisfatto di questi piccoli cambiamenti pensa di cambiare casa. Solamente il 6% però è sicuro di cambiare casa nei prossimi due anni sul 29% delle persone intervistate. La sicurezza del cambiamento a Torino conta l’11%, a Firenze il 10% e Bari il 10%. Il 55% riguarda la preferenza per un’abitazione di proprietà, mentre il 17% propende per l’affitto. La voglia di cambiare casa è soprattutto concentrata nel Centro Nord dell’Italia. Milano è al primo posto.
I giovani fino a 26 anni cercano nel 51% dei casi soluzioni abitative alternative. Il primo criterio di scelta è il prezzo, ma emergono anche impatto ambientale ed efficienza energetica. La nuova sensibilità degli italiani è per risparmio e consumi sostenibili. Poi vengono in ordine di scelta luminosità, metratura e sicurezza.
Un italiano su 4 preferisce vivere in centro città. Il 40% invece preferisce la periferia e il 36% addirittura fuori città. La possibilità di produrre energia green è veramente essenziale per gli italiani (39%). Poi vengono il desiderio di avere un giardino privato (37%), l’aria condizionata (32%) o una terrazza privata (30%). La casa hi-tech invece non è fra le prime scelte. Le televisioni di ultima generazione sono una priorità solo nel 19% dei casi. L’home security conta il 10% e la domotica il 7%.