L’oidio è una malattia delle piante causata da funghi che attaccano piante come zucca, melone, rose, mele e molte altre. I sintomi sono una patina bianca che copre la foglia, i germogli e i frutti della pianta. A volte, le piante si riprendono da sole dalle infezioni di oidio. Per infezioni più gravi ci sono trattamenti naturali che evitano l’utilizzo di fungicidi chimici.
Come prima cosa bisogna controllare i nutrienti e il pH del terreno, poi annaffiare a sufficienza assicurandosi della ricezione della giusta luce del sole. Ecco i rimedi naturali che evitano i composti chimici. Il latte, se spruzzato sulle zone delle piante, controllerà l’oidio nelle prime fasi dell’infezione. Il latte si può diluire con molta acqua per infezioni gravi e anche per prevenirle. Applicalo su steli, aree infette e sulla parte inferiore delle foglie almeno due volte a settimana.
Il bicarbonato di potassio, se unito a componenti aggiuntivi, può essere efficace. Lo zolfo controlla l’oidio, ma deve essere applicato prima dei sintomi. È uno dei prodotti meno costosi fra tutti gli altri, da applicare settimanalmente e dopo la pioggia. L’applicazione cambia a seconda della pianta in questione.
I biofungicidi non rilasciano residui tossici, vengono spruzzati sulle foglie una volta a settimana. Sempre meglio anche qui leggere le etichette prima dell’uso e proteggersi seguendo le istruzioni. Il rame è un fungicida efficace contro l’oidio e può essere usato anche per controllare altri batteri. Pare però sia meno valido dello zolfo. Applica il rame appena vedi i sintomi e ripeti ogni 7-10 giorni. Fallo in maniera uniforme e riapplica dopo la pioggia, ricorda che il rame è tossico per i pesci.